Tragedia al rally
Il ritratto del manager parmigiano morto: «Luigi Costa, uomo di grande valore»
Tragedia al rally. Quarantotto ore dopo un incidente in moto, muore un manager farmaceutico parmigiano di 58 anni. Nonostante gli impegni da dirigente, professione che lo aveva portato a ricoprire importanti incarichi, da ultimo quello di ceo e co-fondatore di Noema Pharma, con sede a Zurigo, in Svizzera, Luigi Costa riusciva a coltivare la grande passione per la moto.
Parmigiano, ma da tempo all'estero per motivi di lavoro, Costa è morto allo Swank Rally della Tunisia, la gara motociclistica africana a cui si era iscritto. Un appuntamento che non avrà il blasone della Dakar ma che, per gli appassionati, possiede comunque un fascino non comune, come spesso accade per i raid in terra africana. Un momento molto atteso dal manager 58enne che aveva coinvolto nel tour anche alcuni suoi amici.
Un rally cominciato male per il centauro parmigiano che lunedì, nel prologo della corsa di trentasei chilometri, era caduto poco dopo il via e riportando alcune contusioni. L'uomo, come si legge sul sito Moto.it, era stato subito soccorso e trasportato all'ospedale di Kebili, località a circa cinquecento chilometri dalla capitale Tunisi. Sottoposto agli esami, si legge sempre sul sito motoristico, il personale dell'ospedale lo aveva trattenuto in osservazione. Anche nella giornata successiva le sue condizioni, ancora secondo il racconto diffuso sul Web, erano state monitorate. Fino a quel punto quello capitatogli sembrava un incidente, all'apparenza e a sentire i conoscenti, neppure gravissimo. Una disavventura, almeno a sentire una prima ricostruzione. Spiacevole, ma davvero niente di più.
Invece, nel volgere di poche ore tutto si è trasformato in tragedia. Va ricordato che il centauro sarebbe infatti sempre rimasto cosciente e avrebbe chiamato la sua famiglia, l'organizzazione e gli amici per rassicurare tutti sulle sue condizioni. Ma i suoi ultimi istanti di vita dovranno essere approfonditi.
Nella notte tra martedì e mercoledì, infatti, le condizioni del 58enne sono peggiorate e l'uomo è deceduto. Una notizia che ha lasciato sconvolto l'ambiente del rally tanto che la tappa successiva alla notizia della sua morte è stata annullata.
E ora sono in tanti a chiedersi cosa potrebbe aver provocato il precipitare degli eventi, così come a piangere il manager con la passione per i motori.
Tra questi il parmigiano Marcello Cattani, presidente e amministratore delegato di Sanofi Italia e Malta e presidente di Farmindustria, che lo ha conosciuto bene. «Da tempo viveva a Zurigo - spiega Cattani - e lo ricordo come un manager di grande spessore e una persona di grandi valori umani. La scomparsa di Luigi, manager di riferimento nel nostro settore, è una grandissima perdita».
Uno degli ultimi a vederlo è stato invece Andrea Perfetti, che in questi giorni si trova proprio in Tunisia per partecipare alla gara insieme a Costa. «Oggi è venuto a mancare Luigi - ha scritto l'amico -. Come tutti noi era innamorato della vita e della moto. La notizia della sua morte ci ha lasciati sgomenti». Tanti i messaggi di cordoglio anche sui social, tra cui uno dei più toccanti proprio da chi sta gareggiando allo Swank Rally africano: «Ogni granello della Tunisia ci riporterà a te con la mente».
Michele Ceparano