San Secondo
Addio a Romano Rainieri, cultore del «Culatello supremo»
L’amore per quella terra che ha saputo custodire e coltivare con passione e lungimiranza, per la famiglia alla quale è sempre stato profondamente legato, contraddistinto da quei valori di generosità e sensibilità dimostrati sempre con i fatti. Così, in poche parole, si potrebbe tratteggiare la figura e l’esistenza di Romano Rainieri, mancato all’età di 85 anni. Nato a Pizzo di San Secondo non si è mai mosso dalla piccola frazione.
Nato in una famiglia di agricoltori ha portato avanti fin da ragazzino, e fino a quando le forze glielo hanno permesso, l’attività agricola di famiglia. Molto attivo anche nel campo del volontariato, negli anni Settanta, insieme ad un gruppo di amici del paese aveva dato vita ad un dinamico comitato che si era occupato di restaurare la piccola ma bella chiesa parrocchiale di Pizzo.
Tra le sue passioni, quella per la buona tavola. Nel 1977 era stato tra i fondatori dell’allora Confraternita per la ricerca del culatello supremo, divenuta poi, dieci anni dopo, Eccellente Arcisodalizio. Realtà, questa, che per anni ha avuto sede a San Secondo prima di spostarsi a Soragna.
Lui, Rainieri, ne era priore ma, soprattutto, ne era un appassionato animatore. In diverse occasioni di era anche aggiudicato la gran tenzone. Del culatello era un vero e proprio raffinato cultore. Per molti anni, nella sua azienda agricola, si è macellato il maiale ed ogni prodotto della norcineria lo faceva stagionare, con cura certosina, nella cantina di casa, sempre secondo i saperi e le tradizioni di un tempo e con una consapevolezza: che uno dei culatelli sarebbe stato destinato alla serata di gala dell’Eccellente arcisodalizio per la ricerca del culatello supremo. Memorabili restano anche le cene che, con tanti amici, all’insegna dell’assoluta qualità ha organizzato per anni nel cuore della campagna sansecondina. Abituale frequentatore delle iniziative locali, nonostante un malore alcuni anni fa gli avesse tolto le forze, ha saputo contare fino all’ultimo sull’amore profondo e incondizionato di tutta la sua grande famiglia. Quello stesso amore che lui ha profuso sempre, da uomo tutto d’un pezzo, sempre capace di donare un sorriso a tutti, attento alle esigenze della sua terra, della sua gente, animato da chiare doti di generosità ed onestà, mantenendo sempre quella genuina semplicità tipica della gente di campagna.
Romano Rainieri ha lasciato la moglie Maura, le figlie Sandra e Luciana con Paolo e gli adorati nipoti Davide e Irene, i fratelli, la cognata, i nipoti ed i parenti tutti. I funerali si svolgono oggi alle 10, nella chiesa parrocchiale di Pizzo di San Secondo (quella per la quale si è fattivamente prodigato) indi al cimitero locale.
Paolo Panni