La volata promozione
Parma, per il sogno A restano adesso nove «finali»
L'ultimo sforzo (per ora) con la Feralpisalò. Poi, con la sosta di due settimane, il Parma potrà tirare un attimo il fiato, recuperando le energie fisiche e mentali necessarie ad affrontare al meglio il rush finale. Nelle otto giornate che restano da giocare, tra aprile e maggio, si decideranno le sorti della promozione diretta (due i posti disponibili) e si andrà a delineare la griglia play-off, rispetto alla quale si è già scatenata una bagarre.
Il momento crociato
Avevamo detto che guardando la classifica alle Idi di marzo, le ambizioni del Parma sarebbero potute uscire ancor più rafforzate. Siete autorizzati a fare tutti gli scongiuri del caso ma, in attesa del confronto con i «leoni del Garda» - ringalluzziti dall'exploit in casa del Modena - la sensazione è che la squadra di Pecchia abbia davanti a sé un'autostrada scorrevole. E che la destinazione serie A digitata sul navigatore ad agosto sia ormai ad una manciata di chilometri. Certo, malgrado una marcia spedita che fin qui non ha incontrato grossi intoppi, non si può dire che Delprato e compagni abbiano fatto il vuoto alle loro spalle. Merito delle avversarie. Ma, alla ventinovesima giornata di campionato, i sei punti di vantaggio sulla Cremonese seconda e gli otto sul Venezia terzo (senza contare il +10 sul Como, quarto, e il +13 sul Palermo, quinto), beh, se non è proprio rassicurante poco ci manca.
Il cammino
Proviamo ad analizzare il calendario del Parma nelle restanti nove partite. Cinque di queste i crociati le giocheranno lontano da casa, quattro fra le mura amiche. Al Tardini, però, sono attesi sia il Catanzaro (il prossimo 1° aprile, al rientro dalla sosta) che la stessa Cremonese, alla penultima giornata in programma il 4 maggio. Sull'onda euforica innescata dalla vittoria all'ultimo respiro sul Brescia, qualcuno potrà pensare che quando arriverà la sfida con i grigiorossi il discorso promozione sarà chiuso. Ma, al netto del primato in classifica e di una superiorità certificata dallo stato di forma e dal gioco prima ancora che dai freddi numeri, la ragione ci porta a tenere i piedi ben salti per terra. Non è solo questione di scaramanzia, bensì delle molteplici insidie che il campionato di B può riservare. Oltre a Catanzaro e Cremonese, ma in questo caso in trasferta, il Parma sarà chiamato a vedersela anche con un'altra big in corsa per la promozione, il Palermo: al Barbera si giocherà il 20 aprile, alla trentaquattresima giornata. Fuori casa, poi, i crociati dovrà affrontare tutte formazioni che possono ambire ad agguantare la zona play-off: il Sudtirol, il Bari dell'ex Iachini e la Reggiana all'ultima giornata, in un derby che in senso assoluto – e a prescindere dagli obiettivi - non può essere mai una partita come le altre. Qualche insidia potrebbero riservarla anche le altre due sfide casalinghe: Spezia (13 aprile) e Lecco (27 aprile) sono alla disperata ricerca di punti. I liguri sperano quantomeno di potersi giocare le chance di permanenza in cadetteria ai play-out. Più complicata la situazione del Lecco, fanalino di coda. Ma tra le cinque partite vinte fin qui, i lombardi annoverano uno scalpo di prestigio: il Parma lo ricorda bene...
Vittorio Rotolo