Oltretorrente

Riapre l'«Hub Cafè»: nuovo nome e nuova sfida

Antonio Bertoncini

Se si ricerca con google, alla voce «Hub Cafè Parma» si legge in rosso «chiuso definitivamente».

Ma da sabato non sarà più così. Dopo anni di polemiche, difficoltà di gestione, progetti rimasti a metà, un caffè letterario che proprio tale non è mai stato, e una lunga chiusura che ha prodotto un luogo vuoto e triste al centro del quartiere Oltretorrente, il Comune ci riprova, fermamente deciso a rimarginare la ferita.

Il locale in piazzale Bertozzi riaprirà sabato alle 18 con un nuovo progetto e nuove ambizioni. Cambierà anche il nome: si chiamerà «Oltre Lab». E sarà gestito con una impostazione non dissimile dal Lostello in Cittadella.

A tagliare il nastro sarà il sindaco Michele Guerra, insieme all’assessora alla partecipazione Daria Jacopozzi, regista dell’operazione di rilancio, messa in atto per dare nuova vita a piazzale Bertozzi e al limitrofo comparto di via Imbriani, da tempo nell’occhio del ciclone perché non presidiata soprattutto nelle ore serali.

I locali sono stati ristrutturati e sistemati a cura del Comune, con un impegno economico non irrilevante, dopo diversi anni di abbandono. La gestione sarà affidata, sulla base di un progetto «ad alta socialità», a un’associazione temporanea di scopo, che vede come capofila l’Associazione TurboLenta (quella che organizza il Festival della Lentezza), che curerà gli aspetti culturali e di spettacolo, affiancata dal Consorzio Ossigeno, fondato da alcuni professionisti della ristorazione, che curerà l’attività eno-gastronomica.

«Io la definirei “rigenerazione” - spiega l’assessora Daria Jacopozzi - è stato un intervento complesso che abbiamo messo in atto con il sistema della co-progettazione, quindi non un bando commerciale, ma nato da un rapporto privilegiato con il terzo settore. Non sarà solo bar e aperitivi, ma un luogo di cultura, nel rispetto delle esigenze di chi ci lavora e ci vive, cercando la compenetrazione fra il presidio richiesto a gran voce e la qualità di vita dei residenti nelle ore notturne. Nel periodo estivo le attività potranno estendersi anche all’esterno del locale e i gestori lavoreranno in accordo con le associazioni del quartiere. Non a caso abbiamo scelto di inaugurare “Oltre Lab” proprio nel giorno di San Giuseppe, per sottolineare la socialità dell’iniziativa, rivolta ai giovani ma anche ai meno giovani».

La convenzione fra Comune e gestori avrà una durata di 5 anni, ed è previsto un canone agevolato in ragione del progetto da realizzare, che prevede di investire gli utili per attività sociali. Fra le clausole c’è anche quella di assumere persone appartenenti a categorie svantaggiate della Coop Salvatempo: «Socialità, cultura e relazioni col quartiere - assicura l’assessora - saranno le chiavi del progetto».

«Cibo biologico e a chilometri zero, racconto, cultura digitale – è la sintesi di Alberto Monteverdi, presidente dell’Aps capofila – sono gli ingredienti del progetto che stiamo mettendo in atto. L’Oltre Lab sarà un centro di laboratori, mostre, piccola formazione, presentazione di libri e anche concerti: un network delle realtà del terzo settore per riempire di vita questo angolo di città. L’offerta culturale sarà a regime dopo Pasqua, mentre l’attività di ristorazione sarà affidata al Consorzio Ossigeno, guidato da Daniele Piccioni».

Un primo assaggio ci sarà già sabato alle 18 in occasione dell’inaugurazione: al taglio del nastro faranno seguito lo spettacolo teatrale «Josè Verdes netturbino» e un concerto di Simone Casula. Comincia così la difficile sfida di dare una nuova prospettiva di vita a via Imbriani e dintorni.

Antonio Bertoncini