Lutto

Addio a Elena Chiesa, medico del lavoro dell'Ausl. Aveva 65 anni

Antonio Bertoncini

Se n’è andata troppo presto Elena Chiesa. Si è spenta martedì scorso, per una malattia che non le ha dato scampo. Doveva ancora compiere i 66 anni. Una vita spesa fra lavoro, affetti familiari e amici, tanti amici.

Elena Chiesa, laureata in medicina, era specializzata in medicina del lavoro. Aveva cominciato come medico di base a Piacenza, poi a Fiorenzuola.

Ma gran parte della vita lavorativa l’ha trascorsa a Parma, la sua città, dove ha sempre vissuto ed è stata a lungo alle dipendenze dell’Ausl come medico competente di Unità sanitaria Locale.

Aveva esteso la sua attività professionale anche fuori dal settore pubblico, collaborando con diverse aziende del territorio come libera professionista, esperta di medicina del lavoro.

Per la sua specializzazione è stata chiamata in diverse occasioni come consulente della Procura della Repubblica.

Elena aveva continuato con l’attività libero professionale anche dopo la pensione nel 2022. Chi la conosce ne parla come persona molto brillante, energica, determinata e generosa, con una straordinaria capacità comunicativa.

«Per noi è stata una mamma davvero speciale – dicono le figlie Giulia e Costanza – dedicava il suo tempo, oltre che al lavoro che svolgeva senza risparmiarsi, alla famiglia e agli amici. Amava la convivialità e l’ospitalità era un suo tratto distintivo. Se dovessimo usare qualche aggettivo, la definiremmo intraprendente, indipendente e volenterosa. Affrontava con determinazione qualunque situazione. Ci ha lasciato una lezione di vita che non dimenticheremo».

Non usa parole diverse il suo compagno di vita, Massimo Trasatti: «Elena era una donna curiosa, empatica e brillante – dice – capace di stare in tutte le situazioni, anche con persone diversissime. Nel tempo libero le piaceva leggere, amava il teatro, in particolare il balletto, e si concedeva viaggi in giro per il mondo con le amiche. È stata in Cina, in Messico, negli Stati Uniti e in molti altri luoghi, perché conoscere il mondo, anche genti diverse di terre lontane, era una delle sue passioni».

«Straordinariamente simpatica e comunicativa» la definisce anche Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera e commissario straordinario dell’Ausl: «Conoscevo molto bene Elena Chiesa – dice Fabi – come direttore delle aziende sanitarie, ma anche personalmente come amico, visto che siamo coetanei e che abbiamo frequentato insieme la facoltà di medicina. Elena è stata una professionista competente e qualificata, capace di interpretare nel modo migliore il suo ruolo, con rigore e spirito di servizio. Non è retorica dire che con lei si perde un pezzo di storia della nostra sanità pubblica. Come persona era un concentrato di simpatia. Colgo l’occasione per esprimere a nome mio e dei colleghi il senso di una profonda vicinanza alla famiglia e a coloro, e sono tanti, che hanno avuto la fortuna di conoscerla e le hanno voluto bene».

Elena Chiesa lascia le figlie Giulia e Costanza e il compagno Massimo Trasatti. Le esequie saranno celebrate oggi alle 14, partendo dalla sala del commiato di Ade in viale Villetta alla volta della Chiesa del sacro Cuore, che ospiterà la cerimonia funebre.

Antonio Bertoncini