Assemblea provinciale

Avis: «Servono più giovani e donne»

Antonella Colombi

La 66ª assemblea Avis Provinciale ha visto riuniti all’Hotel Parma e Congressi oltre cento delegati delle 47 Avis Comunali e 7 Avis di Base della Provincia di Parma, oltre ad autorità istituzionali e rappresentanti delle associazioni del dono e di volontariato, quali Noi per Loro e CSV.

Ad illustrare la relazione del consiglio direttivo è stato il presidente Roberto Pasini, che ha precisato come il pomeriggio dovesse essere soprattutto un momento di riflessione, a partire dall’invito a un minuto di silenzio per ricordare chi ci ha lasciato e la vicinanza ai popoli in guerra.

Il tema assembleare dell’Avis nazionale è «La scelta che unisce», a rimarcare la responsabilità di una scelta, quella del dono puro, gratuito e anonimo, che si rivela personale e collettiva. La relazione, nonostante i grafici a supporto, non è stata una mera lettura; lo scopo principe è da ricercare nel senso dell’associazionismo oggi, dove il fare rete è basilare. Così come il prepararsi al prossimo anno per il rinnovo del consiglio direttivo in un’ottica di ricambio generazionale e di genere, vista la scarsa rappresentanza femminile a livello dirigenziale.

Le due recenti visite per l’accreditamento hanno confermato l’elevata qualità di Avis, che necessita quindi di un sistema fluido e controllato, ottenibile solo attraverso coprogettazione e coprogrammazione. L’allarme lanciato da Istat parla di allontanamento di un milione e mezzo di giovani dalle associazioni di volontariato a favore di un volontariato individuale, che deve essere visto non come problema, ma opportunità per cercare una soluzione per promuovere la solidarietà.

Se il presidente del consiglio comunale Michele Alinovi ha confermato l’importanza della solidarietà, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria e commissario straordinario dell’Ausl di Parma, Massimo Fabi, ha sottolineato come le donazioni siano essenziali nel consolidare i legami solidali e ha ricordato come la sanità sia un diritto, fotografando la triste realtà della fuga dei medici dal pronto soccorso a favore della medicina di base.

A nome di Avisco e Admo il giovane Lorenzo Navarini ha spiegato la scelta di avvicinare i giovani alla donazione con incontri nelle scuole perché «i giovani hanno bisogno di credere e appassionarsi». A supporto di questa tesi Giorgio Pagliari, consigliere nazionale di Parma, ha parlato di 2500 richieste di servizio civile in Avis.

Il vicepresidente provinciale Doriano Campanini e il direttore generale Stefania Miodini hanno illustrato tra gli importanti progetti in corso, “Love is in the hair”, il progetto regionale, a cui Parma aderisce, che riguarda la donazione dei capelli per realizzare parrucche per malati oncologici e dermatologici. Un progetto capace di creare una rete solidale tra Avis, esercenti e le persone disposte a sacrificare la chioma per puro spirito altruistico, grazie alla collaborazione di Tricostarc Onlus.

Antonella Colombi