Via Racagni, rotti vetri e forzate portiere

Raid notturno sulle auto in sosta

«Quello che fa davvero arrabbiare è pensare che un simile danno lo fanno per rubare magari un cavetto, un ombrello. Insomma, un danno da centinaia di euro per un bottino di pochi spiccioli. E non è la prima volta».

Essere derubati, è ovvio, fa arrabbiare. Ma vedere profanare le proprie cose, spaccare ciò che abbiamo pagato a caro prezzo per una refurtiva che corrisponde magari ad un paio di caffè spinge proprio all'ira. Tanto che diventa persino difficile trovare le parole. Proprio quello che è accaduto ieri mattina in via Racagni dove i residenti, andando a recuperare la macchina parcheggiata la sera prima, hanno avuto la brutta sorpresa. «A me hanno forzato la portiera con qualcosa di grosso, forse un grande cacciavite - spiega una delle vittime sconcertata. E le fa eco un secondo residente della strada che ha trovato il vetro posteriore spaccato da qualcuno che così ha potuto accedere all'abitacolo. «Nessuno, ormai, lascia più oggetti di valore in macchina, lo sanno tutti. Eppure questi disperati spaccano e fanno danni per portarsi via al massimo una decina di euro di valore».

Una serie di danneggiamenti che hanno riguardato diverse macchine e che, purtroppo, non sono una novità. Tanto che sulle chat dei condomini della zona circolano, più o meno, le stesse richieste. «Dobbiamo provare a chiedere che vengano installate telecamere nella via e nella zona. Che servano come deterrente». Una richiesta ragionevole ma forse, visto quello che accade, ottimistica.

Basta infatti ricordare quanti siano stati, negli ultimi mesi, i furti messi a segno a bordo di auto parcheggiati nei silos multipiano. Dove, si sa, le telecamere hanno ripreso puntualmente i ladri impegnati a sfondare vetri e svuotare bauli. In alcuni casi si tratta di personaggi ben noti alle forze dell'ordine che non devono neppure fare troppa fatica per risalire ai responsabili che vengono subito riconosciuti.

Ma fermarli non è facile anche perché la gran parte dei responsabili di queste scorrerie sono persone senza fissa dimora, molto spesso dipendenti dal crack. Uno stupefacente che circola sempre più di frequente e che viene venduto per pochi euro: giusto quelli che si possono mettere insieme rivendendo un ombrello o un cavetto. Mentre per rimettere a posto la macchina devastata servirà un piccolo tesoro.

lu.pe.