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Cepim, conto alla rovescia per l'inaugurazione del nuovo terminal ferroviario

Antonio Bertoncini

L’interporto di Parma si farà un bel regalo per il 50° compleanno. Lo farà con due mesi di anticipo, a luglio, quando entrerà in funzione il nuovo terminal ferroviario intermodale, presentato ieri a Palazzo Soragna alle aziende interessate, che avranno così uno strumento in più per ottimizzare la loro logistica, aumentando le opportunità di interazione fra trasporto su gomma (oggi prevalente) e su rotaia, destinato ad occupare in futuro una fetta maggiore nel trasporto merci.

«Si tratta di un’opportunità da valutare con attenzione – ha esordito il direttore dell’Upi, Cesare Azzali, rivolgendosi agi operatori – il nuovo terminal può dare un contributo al miglioramento della gestione del trasporto merci, a completamento del traffico su gomma. Non si tratta – ha chiarito Azzali – di inseguire le mode ecologiste e obiettivi impossibili da realizzare, ma il problema dell’equilibrio ambientale è ineludibile. Il trasporto su ferro è utile per l’ambiente, anche se comporta rigidità e maggiori costi. Non ci deve essere nessuna competizione, ma una maggiore integrazione fra le due modalità, che può essere efficace, utile e vantaggiosa».

«Quella della ferrovia è un’opportunità da cogliere - ha concluso - offre l’occasione per ragionare in un modo diverso, per fare ciò che altri Paesi già stanno facendo e per rimboccare la strada indicata dall’Unione europea verso una trasformazione radicale che non ha alternative».

Di «inizio di una nuova storia» ha parlato Fabio Rufini, amministratore delegato di Cepim, che ha illustrato le potenzialità e i servizi offerti dall’interporto di Fontevivo. «Il terminal che stiamo ultimando – ha detto – apre scenari diversi, ci proietta verso obiettivi oggettivamente difficili da raggiungere in tempi brevi, ma non possiamo ignorare che l’Unione europea prevede lo spostamento del 30% delle merci dal trasporto su gomma a quello su ferro, mentre oggi siamo al 12%. Il nuovo terminal – ha aggiunto Rufini – sarà gestito direttamente da Cepim, avrà uno sviluppo totale di 2,7 chilometri di binari e potrà offrire vantaggi alle industrie del territorio, anche grazie alla presenza di nuove imprese ferroviarie e operatori intermodali in grado di aumentare l’offerta per diverse direttrici in Italia e in Europa».

I servizi del terminal sono stati presentati da Matteo Crema, responsabile della logistica: movimentazione da camion a treno, trasferimento di container, collegamenti con le reti ferroviarie (sono in atto investimenti importanti nel settore), pratiche doganali e assicurative e gestione di merci pericolose sono alcuni dei servizi integrati offerti dal terminal, insieme a soluzioni gestionali d’avanguardia per le quali sono in atto contatti con aziende internazionali di primaria importanza.

Fra i benefici dell’intermodalità sono stati indicati il minore impatto della congestione autostradale (che secondo uno studio della Regione comporta un costo annuo di 1,3 miliardi di euro) e l’ottimizzazione della gestione degli autisti, sempre più difficili da reperire. Durante l’incontro, Valentina Ruberto, funzionaria Upi, ha presentato l’esito di un’indagine che ha coinvolto 41 aziende manifatturiere e di trasporto. Ne esce un quadro che dimostra l’esistenza di un ampio margine per estendere l’attività del Cepim: una su 4 non conosce i servizi dell’interporto, la maggioranza non usa la ferrovia come modalità di trasporto, e i due terzi non sanno nulla del nuovo terminal. Eppure movimentano oltre 400.000 pallet al mese.

Il progetto
Investimento di 17 milioni per realizzare cinque binari
Attualmente il Cepim (settimo interporto europeo e secondo a livello nazionale dietro Verona) ha un traffico ferroviario di circa 3.000 treni l’anno. Il nuovo terminal, che occupa una superficie di 120.000 metri quadrati, raddoppierà la potenzialità di trasporto su ferro e dovrebbe diventare operativo a luglio. La realizzazione dell’infrastruttura ha comportato un investimento di 17 milioni di euro, di cui 3 finanziati dall’Unione europea e 4,5 dal ministero dei Trasporti. Il terminal comprende 3 binari da oltre 900 metri ciascuno e 2 di supporto, e potrà permettere la lavorazione di 4 treni in contemporanea. È dotato di servizi logistici integrati e di sofisticati sistemi gestionali.

Antonio Bertoncini