Polemica sulla gita a Monte Sole, l'Anpi: «Un progetto che premia gli alunni interessati»

Dopo le polemiche sollevate da alcuni genitori degli studenti della media Zani, riguardo il viaggio di istruzione sui luoghi del martirio del parco storico di Monte Sole, teatro della più grande strage di civili in Italia durante i mesi dell’occupazione tedesca e riservato solo a 86 studenti delle classi terze, ossia quelli ritenuti più meritevoli dai loro docenti di storia, arriva la precisazione della locale sezione di Anpi, nella persona del suo presidente Cristiano Squarza.

Anpi Fidenza, infatti, con il patrocinio del Comune, in collaborazione con il Centro studi movimenti di Parma, finanzia e attua dal 2016 un percorso didattico rivolto ai ragazzi dell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado Zani.

«Obiettivo di questo percorso - ha spiegato Cristiano Squarza - è quello di approfondire i temi della Resistenza e della Seconda guerra mondiale. Il progetto “La storia a scuola” si articola in due fasi: la prima, in forma di laboratorio, si svolge in classe e prevede la partecipazione di tutti gli alunni dell’ultimo anno, nessuno escluso. La seconda, in forma di visita guidata, si svolge nei luoghi fisici della memoria e prevede la partecipazione degli studenti che hanno dimostrato non maggiori capacità o abilità, bensì maggiore sensibilità e interesse. Anpi Fidenza, pur disponendo di limitate risorse, mette a disposizione degli studenti due pullman garantendo oltre 90 posti. In risposta alle immotivate critiche mosse alla dirigenza, difendiamo fermamente le più che condivisibili scelte del collegio docenti e rinnoviamo la nostra gratitudine per la fruttuosa collaborazione in essere».Anche sui social, tanti altri genitori che avevano i figli alla media Zani, negli anni passati, hanno risposto agli attacchi, spiegando che i viaggi di istruzione nei luoghi delle stragi, come ad esempio a Monte Sole e Marzabotto, sono sempre stati organizzati con queste modalità.

r.c.