Il pagellone

Parma: tutti promossi, il primo della lista è Pecchia

Sandro Piovani

Fare il «Pagellone» di fine stagione poche ore dopo la conquista della serie A è complicato, perché tutti, ma proprio tutti, meriterebbero un dieci e lode al termine di una stagione con molti alti e pochi bassi. Bisogna quindi provare a dimenticare le grandi emozioni di mercoledì, provare a controllare l’emotività di questa promozione tanto attesa quanto meritata e ripensare a una stagione ricca comunque di tante soddisfazioni, praticamente condotta in vetta dall’inizio alla fine. E dove forse più dei singoli, secondo il pensiero di Fabio Pecchia, ha vinto il gruppo. Ed ecco comunque che a ripercorrere questa stagione sono più i sorrisi che le lacrime, con tante soddisfazioni raccolte in casa e in trasferta. Oltre alla «A».

All. Pecchia 9,5

Per il 10 manca solo una partita, la partita. Per tutta la stagione invece va premiata soprattutto la coerenza e la barra a dritta tenute in ogni momento. Ha difeso le sue idee, ha convinto i giocatori ed è riuscito a tenere il gruppo sul pezzo dall’inizio alla fine del campionato. E soprattutto ha gestito un turnover «radicale» nonostante le critiche e le perplessità. Come ha confermato lui stesso, il periodo più difficile è arrivato con la sconfitta interna con il Catanzaro, altro passaggio gestito con attenzione puntando sulla gestione tecnica ed anche psicologica del gruppo, senza mai dubitare del lavoro svolto.

Delprato 9

Capitano dentro e fuori dal campo, ha saputo guidare i compagni nei momenti difficili ma soprattutto nei momenti di euforia. Abbiamo ancora negli occhi i suoi inviti a gestire le esultanze in modo pacato. E ha sempre dato, da terzino destro e da difensore centrale, un aiuto importante alla squadra. Una sorta di allenatore in campo, con personalità e dedizione. Insomma un esempio per il gruppo.

Bernabè 9

Certamente è uno di quei giocatori “predestinati”, ovvero con il calcio nel DNA. Interpreta il ruolo di centrocampista in modo moderno e soprattutto mai ingabbiato in un solo copione. In più si ha la sensazione che possa sempre dare la svolta ad una partita. Lo ha fatto con alcuni gol pesanti ma non solo. Nell’equilibrio della stagione è stato molto importante e con la sue giocate e la sua personalità ha dato un’anima ben precisa al gioco del Parma.

Man 9

Importante e determinante in molte partite, tra gol e assist. Uno dei crociati che più ha messo in difficoltà gli avversari per la sua tecnica, la sua velocità e la sua partecipazione alle due fasi. Forse ha peccato un po’ di continuità ma è sempre stato il più imprevedibile e pericoloso in fase offensiva. Finalmente ha messo in mostra il suo valore, dopo un paio di stagioni altalenanti e difficili. Ed ha messo le sue capacità al servizio della squadra,

Bonny 8,5

Forse il giocatore dalle maggiori potenzialità in proiezione futura. Tecnica, forza fisica e personalità: si ha la sensazione che possa migliorare in tutto e diventare un vero “big”. E questa sensazione arriva al termine di una stagione vissuta con una duttilità che è tipica solo dei grandi giocatori.

Circati 8

Giovane ed in crescita costante, anche lui sembra destinato al grande calcio. Gioca con grande attenzione sull’uomo, tra anticipi e contrasti decisi, dosando con abilità la sua prorompente forza fisica. Dotato anche di una buona tecnica, si è imposto in un ruolo difficile e complicato come è quello del difensore centrale dimostrando la freddezza necessaria per questo ruolo.

Hernani 8

Un gran finale di stagione, ma sempre utile sin dalle prime partite di questa stagione. La sua esperienza, in questo gruppo molto giovane, è stata importante e non poco. E soprattutto ha avuto l’umiltà di mettersi al servizio della squadra cambiando interpretando al meglio i ruoli del centrocampo. Uno di quei giocatori che, si dice, ti accorgi quando non c’è. Raramente appariscente, è quasi sempre stato nel vivo del gioco.

Benedyczak 8

Frenato solo dagli infortuni, nella prima parte della stagione è stato sicuramente tra i migliori se non il migliore. Poi è leggermente calato, ha fatto qualche inevitabile panchina e quando sembrava tornato ai livelli che gli competono, purtroppo si è infortunato ancora. Un giovane che comunque ha ancora ampi margini di crescita.

Chichizola 8

Intanto è l’unico che sino ad ora non ha perso una gara e questo gli ha dato quella tranquillità che ne ha caratterizzato le sue prestazioni. Il ruolo del portiere è molto delicato e lui ha dimostrato di interpretarlo secondo le richieste di Pecchia, spesso da centrocampista aggiunto. Ma ha dimostrato di essere bravo anche tra i pali. Errori pochi, mantenendo comunque sempre un gran sangue freddo.

Mihaila 7,5

In questa stagione si è spesso avuta l’impressione che non sia mai riuscito a mettere la quinta, a dare quella svolta alle sue prestazioni. Però si è sempre impegnato tanto e quasi sempre ha messo in difficoltà gli avversari, nei ruoli di centrocanti di manovra ed esterno alto. E la sua disponibilità è dimostrazione di come si sia messo al servizio della squadra. E sono comunque evidenti le sue qualità tecniche, tattiche e fisiche.

Osorio 7,5

Alla lunga è il centrale che ha dato maggiori garanzie a Pecchia, insieme a Circati. A volte, nonostante l’esperienza, commette errori di generosità. Ma è un difensore comunque attento e di categoria e si può certo affermare che la sua presenza si è sempre fatta sentire. Lui, come del resto un po’ tutta la difesa, ci ha messo un po’ ad entrare nel ritmo di una stagione tirata e complicata ma alla fine è stato un buon puntello per i compagni.

Sohm 7

Aveva iniziato la stagione con grande personalità, con grande attenzione, unendo forza fisica e qualità tecniche. Che certamente non ha perso, ma nel girone di ritorno ha avuto un calo evidente, una sorta di involuzione inattesa, almeno da fuori. Così, da titolare quasi inamovibile, è diventato uno dei cinque subentranti dalla panchina. Siamo convinti che il vero Sohm sia quello di inizio stagione e possa crescere ancora.

Balogh 7

Ha giocato a sprazzi, ma ha sempre dimostrato molta attenzione anche se a volte ha commesso errori fatali. Un giocatore dalle potenzialità importanti che si è ritagliato comunque un suo spazio meritato, all'interno di questo Parma. Unico vero neo la continuità: ha alternato buone gare a partite così così.

Di Chiara 7

Un terzino che ha dato garanzie di rendimento costante, senza praticamente mai variare il suo rendimento. E ha alternato bene la fase difensiva a lui deputata a quella offensiva in appoggio all'attacco del Parma. Un giocatore di categoria e di esperienza, incastonato nella giovane rosa crociata.

Zagaritis 7

Giocare poco e dare un buon rendimento in campo non è semplice. E lui ci ha provato, sempre. Anche dopo settimane di «panca», ha voluto fortemente dimostrare di meritarsi questa serie B e questa maglia e alla fine può essere soddisfatto del suo campionato. Anche lui è stato protagonista di questa promozione.

Cyprien 7

Certamente la sua è la storia più singolare di questa stagione. Fuori rosa per settimane poi è tornato in campo da titolare prima in Coppa Italia poi in campionato. E ha dimostrato il suo valore, pur a sprazzi. Paradossalmente, dopo qualche gara, ha sentito il peso fisico di tornare a giocare. Anche lui ha dato una mano importante.

Coulibaly 7

Grande fisicità e buona tecnica e qualche ingenuità di troppo, forse dovuta proprio alla sua irruenza e alla sua voglia di dimostrare il suo valore. Un giocatore che ha comunque potenzialità importanti e lo ha dimostrato in molte partite.

Camara 7

Un altro di quei giocatori che ha una grande potenzialità e un'esuberanza da controllare. Bravo e duttile, Camara può dare molto a questa squadra e lo ha dimostrato sul campo ogni volta che è stato chiamato in causa. Per Pecchia è un buon subentrante.

Partipilo 7

La sensazione è che sia uno dei giocatori che ha patito di più il turnover. Una volta chiamato in causa ha alternato prestazioni importanti, da esterno d'attacco moderno e altre volte scorribande anonime senza costrutto. In ogni caso anche Partipilo ha giocato molto per la squadra.

Hainaut 7

Fisicamente non sembra avere limiti, corre su e giù per il campo senza fermarsi mai. E la sua fisicità lo porta ad un'irruenza che a volte è negativa. Deve controllarsi di più per diventare un calciatore che lascia il segno. Anche perché ha dimostrato grande un'attenzione tattica.

Ansaldi 7

esperienza e qualità al servizio del gruppo, uno di quei giocatori che non si vorrebbe mai perdere. In questa stagione purtroppo ha faticato soprattutto fisicamente ma anche lui ha dato una mano importante.

Charpentier 7

Ha aiutato la squadra ogni volta che è stato chiamato in causa, ha provato a convincere Pecchia a giocare a una punta ma ci è riuscito poche volte. Ha segnato gol importanti e ne ha fallito qualcun altro.

Colak 6,5

Aveva iniziato con gol pesanti (a Pisa) e poi si è perso anche se le poche volte che è stato chiamato in causa ha sempre dimostrato la sua voglia di essere importante per la squadra. Grande impegno e grande professionalità.

Valenti 6,5

L'infortunio lo ha frenato e non poco. Una sola presenza da titolare e poco più. Un altro giocatore che va rivalutato una volta completato il recupero. Le potenzialità comunque ci sono e lo dimostrerà.

Begic 6,5

All'inizio della stagione sembrava lanciato a costruirsi uno spazio importante. Poi, complici forse un paio di leggerezze, è praticamente sparito dai radar. E addirittura dalla panchina. Buone potenzialità, teoricamente.

Corvi e Turk SV

Sempre in panchina e mai in campo in campionato. Corvi era il (bravo) portiere di Coppa Italia, Turk non sempre a disposizione: nessuno dei due è mai entrato. Mancano due gare.... Non aggiungiamo altro. Mai utilizzati anche Amoran e Haj.