Moto
Stefano Manici: «Contento di tornare a correre»
«Sono contento di tornare a correre dopo l’incidente dello scorso anno. Smettere dopo la caduta non mi piaceva. In oltre trent’anni ho fatto tante cose belle, mi sono divertito e vorrei continuare così un altro un paio di stagioni almeno». Stefano Manici, 50 anni, ventun titoli tricolore in bacheca, il prossimo fine settimana salirà di nuovo in sella alla sua Bmw 1000 4 tempi per la trentatreesima stagione nel Campionato italiano velocità in salita (Civs). È dal 24 giugno dello scorso anno quando, a seguito di una caduta nella gara di Isola del Liri (Frosinone), ha chiuso anzitempo la stagione, che attende questo momento. Come lo scorso anno, le tappe del campionato sono cinque, tutte doppie tranne l’ultima. Si parte dalla Deruta-Castelleone (Perugia); l’8 e il 9 giugno sarà la volta della Pieve Santo Stefano-Passo allo Spino (Arezzo). Quindi due tappe a luglio - il 6 e 7 a Isola del Liri, il 20 e 21 luglio alla Spoleto-Forca di Cerro (Perugia) -, prima della chiusura del 15 settembre con la Saline-Volterra (Pisa). Il pilota di Neviano degli Arduini, che corre per il Moto Club Ducale nella categoria Naked, quest’anno ha un motivo in più per cercare di incrementare i trofei: il Manici Rancing Team festeggia il venticinquesimo di fondazione.
Manici, come sta?
«Non sono ancora al cento per cento, direi tra il 50 e il 60. Però mi sono allenato, sono andato a girare in pista e spero di fare ancora un’altra prova prima dell’inizio del campionato. Sono contento di ripartire e ringrazio gli sponsor».
Il problema è la spalla infortunata nell’incidente?
«Non solo. La spalla fa ancora un po’ male, ma mi sono abituato. Dopo dieci mesi fermo, quelle che mi danno più problemi sono le anche: ho da tempo una coxartrosi. A gennaio ho fatto delle infiltrazioni e una volta che tornerò a usare la moto regolarmente migliorerà, ma adesso faccio fatica ad aprire le gambe. Di buono c’è che conoscendo i tracciati, compenso con l’esperienza».
Parliamo della moto: è a posto?
«Direi di sì. La frizione l’avevamo sistemata lo scorso anno. Ora ho fatto mettere a posto un problema alla leva del cambio, sembra funzioni bene. Le gomme me li fornisce ancora il Gruppo Pirelli, con alcuni treni di Metzeler. Inoltre avrò la tuta nuova con l’airbag che da quest’anno è obbligatorio e il casco nuovo Nolan».
Ha visto la lista degli iscritti? Ci sarà Salvatore Sallustro per la rivincita?
«Ci sono tanti nomi nuovi e Sallustro non è ancora certo. Io però sono abituato a guardare prima di tutto a casa mia, devo stare meglio e tornare a fare i miei tempi».
Parliamo della prima tappa, quella di Deruta.
«La salita non mi dispiace, l’anno scorso abbiamo vinto una gara a testa io e Sallustro. La strada però è molto scivolosa, si gomma passaggio dopo passaggio. Quindi non bisogna avere fretta. Di certo la prima è sempre un’incognita e speriamo non piova: sono caduto sul bagnato e rientrare in una situazione simile, psicologicamente non sarebbe facile».
Matteo Billi