Cinema

Margherita Buy all'Astra con Marco Bellocchio: «Adesso racconto le mie paure senza vergogna»

Raffaella Ilari

Si può avere paura di volare, ma questo non impedisce di lanciarsi in nuove e riuscite sfide. Accoglienza calorosa al cinema Astra venerdì sera, per Margherita Buy e Marco Bellocchio, che hanno incontrato il pubblico, dopo la proiezione del film «Volare», esordio alla regia della straordinaria attrice anche protagonista del film.

Un’opera prima è sempre un atto di coraggio, come afferma Benedetta Bragadini, che ha moderato la conversazione. Lo è ancora di più se si sceglie di raccontare una vicenda personale. «Per la prima volta ho voluto parlare di me stessa», dichiara la Buy, che ha saputo costruire una commedia lieve e ironica, a partire dalla propria irrazionale paura del volo aereo e del corso frequentato per cercare di vincerla. Un salto nella regia senza paura, come quella che invece attanaglia la protagonista del film AnnaBì (interpretata dalla stessa Buy), attrice di talento costretta a rinunciare a esperienze importanti pur di non salire su di un aereo. «Ho avuto questa esperienza del corso perché volevo affrontare un mio problema, che appartiene a tanti - spiega la regista - Oltre a non curare la mia aviofobia, il corso è stato illuminante perché mi ha avvicinato ad altre persone. La paura non è passata ma, condividendola, mi sono sentita meno sola e ho capito che potevo raccontarla senza vergogna. Mi sono sentita molto libera in questa nuova fase».

Al suo fianco, un maestro del cinema italiano, Marco Bellocchio, in veste di produttore insieme a Simone Gattoni. «L’idea di partenza mi piaceva. Mi piaceva parlare di un’ansia che può essere un’angoscia, un panico diffuso. Metti poi in campo tutta la storia straordinaria di Margherita, attrice che ha fatto benissimo in direzioni diverse», afferma il regista, ricordandone, la meravigliosa drammatica interpretazione della moglie di Aldo Moro nel film da lui diretto.

«Margherita è una persona e artista eccezionale. Per noi, la sua è stata una proposta diversa dalla consueta linea editoriale», aggiunge Gattoni, ricordando come la Buy al primo giorno di set avesse tutto perfettamente sotto controllo. «Margherita è stata libera, una libertà molto responsabile, che ho apprezzato, si è destreggiata davvero bene», risponde Bellocchio alla domanda su come è stato avere a che fare con la Buy regista. «Ogni attore era un pezzo di me. Mi piaceva che ogni personaggio fosse caratterizzato, che ci fosse unità di linguaggio e che fosse la mia». Opera prima e con un cast corale, «ho scelto gli attori che volevo, persone che conosco e stimo. Il film ha avuto vari momenti di interruzione, il Covid, ma sono rimasti tutti fedeli, mi hanno molto sostenuta. Mi piace il loro modo di affrontare la commedia in maniera seria e vera, senza dover fare gli spiritosi».