AVEVA 99 ANNI
Addio a Mirko, l'ultimo partigiano di Fornovo
Fornovo L’altra notte se n’è andato l'ultimo partigiano di Fornovo. Luciano Santini, nome di battaglia Mirko si è spento all’età di 99 anni: il prossimo novembre avrebbe infatti festeggiato un secolo di vita.
Figlio di un ferroviere, Luciano era nato a La Spezia dove il padre, all’epoca capostazione, si era trasferito da Citerna.
In giovane età, proprio per il mestiere del padre, aveva cambiato più volte città di residenza: un’esperienza che aveva vissuto anche da adulto, con la sua famiglia, come dipendente di un’azienda di geofisica, che operava nelle perforazioni petrolifere.
Dopo un periodo di lavoro alla Società petrolifera italiana di Fornovo, Santini nel ‘51 aveva intrapreso questa carriera che l’aveva portato in varie parti d’Italia, dalla Sicilia a Bologna e Roma, e anche all’estero, in Francia, dove aveva sede l’azienda. Dal ‘66 si era quindi stabilito a Fornovo, come dipendete della Spi fino al pensionamento.
«Mirko» era stato tra i più giovani fornovesi ad aderire alla Resistenza. Chiamato alla leva, in un primo momento non si era presentato: solo quando i suoi genitori ricevettero minacce rispose alla chiamata per poi decidere, a vent’anni, di unirsi ai «ribelli della montagna» aderendo alla Resistenza, tra le fila del distaccamento «Barbieri» della 31ª Brigata Garibaldi. Di quel periodo raccontava spesso gli episodi vissuti insieme ai compagni di avventura: ricordi e considerazioni espressi sempre in modo pacato e lucido, senza rancore verso chi la pensava diversamente. Le sue erano considerazioni che su quell’argomento, non sfociavano mai in discussioni, contrariamente ad altre questioni generali, dove, nel dibattito, dimostrava il suo carattere sanguigno.
Tra i ricordi indelebili dell’esperienza partigiana, quello del grande rastrellamento del 6 gennaio 1945, giorno dell’Epifania, nel territorio di Specchio, quando la popolazione nascose i combattenti nelle case, mettendo a rischio la propria vita.
E proprio a Specchio, ogni anno dalla fine della guerra, Luciano e i compagni si ritrovavano a tavola, per rinnovare quel patto di amicizia con la popolazione.
In quelle occasioni il partigiano affermava che «Questa è una festa eccezionale» e ricordando qui terribili momenti raccontava «Là dove c’è l’antico ossario avevamo nascosto le armi e molti di noi, circa venticinque combattenti, avevano trovato rifugio in un angolo angusto della chiesa, nell’intercapedine e nel sottotetto. Altri si erano rifugiati altrove, anche in ripari e cunicoli, per una settimana. In paese tutti sapevano della presenza dei partigiani, bambini, ragazzi e adulti, ma nulla trapelò».
Alla prossima edizione di quell’atteso appuntamento annuale Mirko mancherà, ma non mancheranno il suo ricordo e la sua testimonianza.
Domani, giovedì, alle 10 alla sala del commiato di via Di Vittorio la salma di Luciano Santini riceverà una benedizione; a seguire, davanti al municipio, i rappresentanti dell’Anpi provinciale e della sezione di Fornovo, insieme al sindaco Michela Zanetti, renderanno omaggio all’ultimo partigiano.
Do.C.