Segnalazione

«Mio figlio escluso dal centro estivo: siamo penalizzati»

Anna Pinazzi

L'estate sta arrivando, così come la fine della scuola. Per molte famiglie, quindi, si avvicina uno dei periodi più «temuti» dell'anno: «A chi lascio i miei figli da giugno a settembre?».

Si è fatta la stessa domanda una mamma, che nei giorni scorsi si è prontamente - e velocemente - informata su come poter iscrivere suo figlio, un bimbo di due anni e mezzo, a un centro estivo. Quella che ha ricevuto, però, è stata una risposta negativa: «Se suo figlio frequenta un asilo convenzionato non può partecipare all'iscrizione ai servizi estivi» le hanno fatto sapere da Parmainfanzia.

Il Comune, infatti, ha aperto ieri le iscrizioni per il servizio estivo, ma per i «bambini frequentanti i nidi d’infanzia e gli spazi bambino comunali a gestione diretta e partecipata» (si può leggere sul sito dedicato). Sono quindi inclusi i bambini che frequentano un asilo nido comunale o un asilo a gestione partecipata, che, dunque, è gestito per la maggior parte da Parmainfanzia e per il restante dal Comune. E per gli altri? Per chi, cioè, frequenta un asilo convenzionato?

Succede come alla mamma che ci ha inviato la segnalazione: «Non so a chi lasciare il mio bambino questa estate - afferma -: sono davvero in difficoltà, non è possibile». E perchè non rivolgersi a un centro estivo privato? «Non esistono servizi che in estate si occupino di bambini così piccoli, della fascia 0-3 anni» dice la mamma.

Un'altra soluzione sarebbe stata quella di rivolgersi all'asilo frequentato dal bambino. La scuola nei giorni scorsi aveva provato ad organizzare un proprio centro estivo per venire in contro ai numerosi genitori in difficoltà per la gestione dei propri figli nel periodo estivo. Anche qui, però, la risposta è stata negativa: troppe poche sono state le adesioni, per cui «non si fa più nulla». Così, il centro estivo è saltato.

Niente centro estivo comunale, niente centro estivo privato: allora, come fare? «Non tutti hanno nonni o parenti disponibili» fa presente la cittadina. Per qualcuno evidentemente si tratta di un epilogo «normale». Come le hanno suggerito, dall'altra parte della cornetta, da Parmainfanzia, infatti: «Se quando ha scelto l'asilo di suo figlio ha scelto un asilo convenzionato che non garantisce il servizio estivo...». «Peccato - ha risposto la mamma -, che l'asilo convenzionato sono stata obbligata a sceglierlo perchè le liste d'attesa per i comunali sono infinite».

La preoccupazione della mamma ritorna: «A chi lo lascio mio figlio, questa estate? - riprende -. Devo per forza chiedere a una babysitter di aiutarmi? E poi: quali sono i servizi offerti da Parma per i bambini così piccoli?». Guardando le aree verdi con l'erba alta «mi pare impossibile immaginare mio figlio così piccolo al parco giochi - sottolinea -. Con l'erba così alta è infrequentabile e i giochi non possono essere utilizzati: siamo davvero costretti a tenere chiusi in casa i nostri figli o sperare di vincere al superenalotto e portarli due mesi al mare?».

Allo sfogo della cittadina, risponde subito l'amministrazione con una proposta concreta: «Siamo consapevoli delle esigenze delle famiglie nel periodo estivo anche per i piccolissimi e delle difficoltà nel trovare servizi che possano accogliere bimbi in età di nido - dichiara Caterina Bonetti, assessore ai Servizi educativi e Pari opportunità-. Per questo abbiamo avviato una ricognizione con i gestori privati autorizzati per capire dove poter segnalare a chi ne facesse richiesta eventuali disponibilità di posti».

Anna Pinazzi