Volontariato
Fidas, Ines Seletti rieletta presidente
Due riconferme importanti arrivate nel giro di una settimana dal mondo Fidas per Ines Selletti.
La prima è la sua conferma alla guida del gruppo di Parma della Federazione italiana associazioni donatori sangue, la seconda è la conquista del terzo mandato da consigliera nazionale: eletta con una pioggia di voti per uno dei due seggi disponibili nella circoscrizione Nord-Ovest durante il 62° Congresso nazionale tenutosi al Teatro dell’Opera del Casinò Municipale di Sanremo.
Entrambi gli incarichi dureranno 4 anni e a Parma Seletti avrà al suo fianco una squadra affiatata grazie alle riconferme dei vicepresidenti Albina Cavazzini e Gianluca Cavagni, di Stefania Sivori all’ufficio amministrativo e di Lorenzo Fornaro come responsabile del gruppo giovani.
Nella segreteria amministrativa Stefano Pasquali sostituirà invece il dimissionario Franco Barusi, instancabile collaboratore del periodico sociale «Tutto Fidas».
Nella sua relazione Seletti ha fornito i dati che attestano la crescita dell'associazione su Parma, sia per quanto riguarda il numero delle donazioni, sia per l'ottimo numero di nuovi donatori registrati «e che siano soprattutto giovani è un grande orgoglio e ci dà una grande motivazione ad andare avanti».
È quello che sta sperimentando anche a livello nazionale: «Spero di poter continuare, come consigliera, a seguire i concorsi fatti nelle scuole per sensibilizzare alla donazione del sangue - racconta -. Sono reduce dalla quarta edizione del premio, che quest'anno ha avuto un incredibile successo, coinvolgendo duemila alunni e alunne di scuola primaria e secondaria di primo grado e circa 160 insegnanti».
«Un'esperienza - continua -che ci sta dando uno spaccato importantissimo su quanto ragazzi e ragazzi abbiano consapevolezza dei valori della donazione del sangue: segno che il lavoro dei singoli gruppi nelle scuole sta dando i frutti sperati».
Nel frattempo a Parma è conto alla rovescia per l'avvio di un nuovo progetto «di prossimità» che punta a un ulteriore coinvolgimento della popolazione. Insieme al responsabile dell’Unità operativa di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, Maurizio Soli, sarà attivata un'équipe medica che effettuerà le visite di idoneità alla donazione direttamente nelle aziende. Si partirà il 6 giugno con il gruppo Fidas Chiesi, grazie alla disponibilità di Chiesi Farmaceutici e con la collaborazione del medico Gino Bernuzzi, in pensione dopo una lunga carriera al Centro trasfusionale. Poi di tappa in tappa si andrà al domicilio di altre realtà del territorio.
Tenendo conto che «si stima che in Italia siano necessarie circa 2.500.000 unità di sangue intero e circa 860.000 chili di plasma ogni anno. E poiché il sangue è un presidio terapeutico non producibile in laboratorio, ogni donatore gioca un ruolo fondamentale».
Per molte persone il sangue e i suoi componenti - dal plasma alle piastrine - rappresentano una terapia indispensabile per la sopravvivenza: «Ecco perché donare è un valore fondamentale per una società civile e solidale».
r.g.