Curiosità

È online l'«amarcord» digitale di Bardi

Laura Caffagnini

Cronaca, storie, vignette, fotografie, riflessioni, eventi sportivi, demografia, poesie, ricette, ricordi d’emigrazione.

È il patrimonio storico della rivista Famiglia bardigiana, pubblicata dall’omonima associazione erede dell’Antica Società di mutuo soccorso.

Nata nel 1981 come Valceno Gazzettino periodico, il nome di una precedente testata edita sempre dalla Famiglia Bardigiana, oggi la rivista è in rete sul portale Valcenostoria.it con i suoi primi trentatré numeri pubblicati tra il 1981 e il 1990. Con il numero 30 del giugno 1989 la rivista è stata denominata Famiglia bardigiana.

Quello sul web è un archivio ampiamente fruibile, con indici che facilitano la ricerca, dal quale emergono frammenti del “mondo piccolo” di Bardi che, varcando i confini, ha creato un moto di andata e ritorno tra l’Italia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, per nominare solo alcuni paesi della diaspora bardigiana.

Grandi lavoratori i bardigiani, in patria come all’estero dove hanno sviluppato il settore della ristorazione – Bracchi, Berni, Carpanini, Sidoli e altri - dell’edilizia – i Civetta nella Grande mela –, del riscaldamento – i boccolesi – ma anche donne e uomini amanti dello spettacolo.

A Maria Luigia d’Austria che chiedeva quale dono potesse offrire alla comunità, i bardigiani chiesero un teatro, che negli anni quaranta del Novecento era diventato sala cinematografica. Non si fecero mancare, con il patrocinio della Duchessa, la Società filarmonica, nata nel 1825. Attiva per un ventennio, riaprì nel 1859 come scuola di musica e banda municipale, sotto la direzione di diversi maestri, tra i quali Augusto Morisi, Luigi Marzani e Carlino Fulgoni.

Marzani, arrivato a Bardi con l’incarico di suonare l’organo della nuova chiesa parrocchiale, passò poi il testimone al figlio Carlo Pio. Bardi è paese di compositori di musica classica, come Mario Fulgoni, e di musica popolare, come Fausto Fulgoni.

E paese di orchestrine, cantori, attrici e attori dialettali. Nel 1979, leggiamo dalla rivista, nacque la Piccola Ribalta bardigiana che esordì con la commedia “La moglie di papà”, sceneggiatore Mario Faccini e regista Bruno Rabaiotti, in arte Rabajotti, che sulla rivista scriveva articoli e disegnava caricature dei personaggi locali, anche con didascalie in rima.

Tra le attrici le indimenticabili Pina Arata, Adele Bersani, Marianna Boccacci, Ester Zanelli. Nel novembre 1981 la Corale di Bardi e la Piccola Ribalta bardigiana raggiunsero Londra e il Galles con uno spettacolo di musica e teatro. L’evento gallese fu recensito sul Western mail e nella tappa londinese la comitiva fu ospite della BBC.

Sulla rivista, dulcis in fundo, non manca l’angolo del buongustaio con ricette della tradizione montanara suggerite da Lucia Pacini, maestra e moglie del presidente della Famiglia bardigiana, Bruno Berni, che firmava gli editoriali commentando la politica nazionale e locale e intercettando vicende e umori del paese attraverso battute salaci.