Microcriminalità
Anziano rapinato da due giovanissimi in vicolo Santafiora
Il tempo di rispondere che lui no, non fumava, e quei due che gli avevano appena chiesto da accendere, gli hanno bloccato le braccia, lo hanno spintonato e gli hanno spalancato il colletto della polo per strappargli la catenina d'oro. Nessuna esitazione: poco importa che fosse mezzogiorno, poco importa che si fosse in pieno centro, sotto il voltino di vicolo Santafiora e ci fosse gente nei paraggi.
L'aggressione è stata fulminea oltre che violenta: l'architetto Marzio Pavarani, non più giovanissimo, ma comunque un pezzo d'uomo, non ha potuto fare nulla per difendere la propria collanina («di enorme valore affettivo»).
D'istinto, il professionista ha cercato di proteggersi, riportando ferite superficiali ai palmi delle mani (ma non sembra che i rapinatori avessero coltelli o perlomeno non ne avrebbero estratti). Poi, come nell'aggredire, i due sono stati davveroveloci nella fuga.
Forse nemmeno ventenni e di chiare origini maghrebine, hanno attraversato di corsa il piazzale, svoltando a sinistra verso via Farini, inseguiti dalle grida della vittima. Alcuni operai di un cantiere si sono resi conto di quanto stava accadendo e non si sono voltati dall'altra parte. Anzi, dimostrando un encomiabile senso civico, hanno cercato di fare il possibile, dando subito l'allarme.
Uno di loro ha fermato una donna, chiedendole la bici sulla quale era in sella, per bloccare i rapinatori. Ma le frazioni di secondo necessarie per dare le spiegazioni perché la richiesta del prestito non si trasformasse a sua volta in una rapina ha dato ai fuggitivi altro vantaggio ancora. E poi correvano come il vento, quei due e, per quanto il loro inseguitore si sia impegnato a pedalare, presto sono riusciti a prendere il largo in borgo della Salnitrara.
Intanto, la zona ha cominciato a essere battuta dalle volanti della Questura, mentre scattavano anche le indagini della Mobile, ma i rapinatori si erano volatilizzati.
Pavarani è stato medicato sul posto dal personale di un'ambulanza inviata dalla centrale operativa del 118. «Evito di andare a trovare gli amici a Milano per paura delle aggressioni per strada - ha mormorato l'architetto sotto choc - e mi è toccato subire una rapina proprio sotto casa». Una rapina che avviene un paio di settimane dopo quella - molto simile - messa a segno nella vicina via Cantelli, ai danni di una 59enne, alle 16.
Roberto Longoni