IL CASO

«Mio figlio continua a ricevere multe da Tep: qualcuno fornisce le sue (false) generalità»

Minorenne continua a ricevere multe da Tep perché altri coetanei forniscono le sue generalità.

La vicenda va avanti ormai dai 2021 e la famiglia del minore, alla terza contestazione ricevuta, ha deciso di denunciare pubblicamente l'accaduto. «È dal 2021 – spiega il padre Bernardo – che, sempre in prossimità dell'estate, ricevo questo genere di diffide, sempre a carico di mio figlio, ma tutte le volte abbiamo dimostrato la falsità dei fatti riscontrati».

Quando il genitore si è recato negli uffici di Tep, gli è stato spiegato che quando un ragazzo minorenne viene colto in flagranza senza biglietto e senza un documento di identità, viene attivata una procedura che prevede che venga scattata una foto segnaletica, oltre alla richiesta di identificarsi. «E qui scatta la genialata- sottolinea il genitore – il ragazzo può tranquillamente fornire le generalità di un amico o di un conoscente». A quel punto Tep invia una raccomandata alla famiglia con una multa salata. Per bloccare la procedura «bisogna quindi recarsi alla Tep e a un comando dei Carabinieri per sporgere denuncia».

Quanto al figlio del signor Bernardo, «la prima contestazione, relativa a fatti che sarebbero accaduto il 7 luglio 2021, è stata da me smentita con denuncia presentata ai Carabinieri – spiega il genitore -. La seconda contestazione, del 24 giugno 2022, è stata smentita dalla stessa Tep che ha presentato denuncia contro ignoti, trasmettendo copia degli atti alla Procura e ai Carabinieri. Alla terza contestazione, non ho voluto volutamente procedere, in quanto ritengo la procedura adottata dalla Tep una violazione della serenità della mia famiglia, soprattutto nei confronti di mio figlio che, ricevuta la raccomandata, si è messo a piangere (dato che viaggia con regolare abbonamento)».

A stretto giro di posta la replica di Tep: «Quando un passeggero risulta privo di titolo di viaggio a bordo dei nostri bus e non può fornire documenti identificativi, siamo obbligati a elevare la sanzione. A tutela da eventuale comunicazione di false generalità, il verificatore contatta le Forze dell'Ordine e, se nell'immediato non è possibile un loro intervento, scatta una foto al passeggero con un palmare in dotazione, nel pieno rispetto delle norme sulla privacy. La foto viene criptata e salvata su un server aziendale accessibile solo al personale autorizzato. Stante il ripetersi degli episodi a danno del minore, attiveremo un avviso sul dispositivo dei verificatori. Nel caso qualcuno fornisse di nuovo il suo nominativo, il personale di controllo sarà allertato del fatto che potrebbe trattarsi di un dato falso, così da prevenire ulteriori disguidi». «È importante sottolineare che chi sta turbando la serenità della famiglia – prosegue l'ufficio stampa - non è la Tep, ma la persona che utilizza abusivamente le generalità del minore. Per ragioni di privacy, non possiamo mostrare le foto scattate a bordo direttamente alla famiglia per l'identificazione, ma abbiamo già provveduto a farle avere alle Forze dell'Ordine in occasione delle denunce contro ignoti già inoltrate nelle precedenti occasioni. La procedura adottata da Tep ha già tutelato la famiglia, come dimostra l'annullamento delle due sanzioni elevate negli scorsi anni. Tuttavia, per evitare il ripetersi di tali episodi, è necessario che l'abuso delle generalità sia interrotto. Invitiamo pertanto la famiglia a considerare l’opportunità di procedere al disconoscimento della nuova sanzione e a fare riferimento alle Forze dell'Ordine per consentire l'identificazione del responsabile».