IL BILANCIO

Lori: «Ambiente, imprese e case, la Regione è attenta a Parma»

Pierluigi Dallapina

Difesa dell'ambiente, diritto alla casa e uno sviluppo urbano capace di limitare il consumo di suolo senza però bloccare completamente l'attività delle imprese edili e delle aziende che intendono espandersi. Sono tre le linee d'azione affrontate nelle ultime riunioni della giunta regionale da Barbara Lori, assessora parmigiana alla Programmazione territoriale, Edilizia, Politiche abitative, Parchi e forestazione, Pari opportunità e Cooperazione internazionale.

Intanto, con le dimissioni del presidente Stefano Bonaccini e la candidatura di Michele De Pascale per il centrosinistra alla guida della Regione, per Lori si apre il discorso della nuova campagna elettorale. Sarà candidata? «Ora si apre una riflessione nel partito. Io resto a disposizione del Pd». Nei prossimi giorni si sapranno i nomi dei 5 candidati in lista per Parma.

Al momento, Lori si concentra sui risultati in giunta, a partire dalla difesa del territorio, con la revisione delle misure di conservazione dei siti della Rete Natura 2000, chiesta dall'Europa, dopo aver aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia. «Per Parma è stato introdotto il divieto di apertura di nuove miniere e la possibilità di ampliamento di quelle esistenze. In precedenza il divieto riguardava solo le cave». Nei mesi scorsi forte era stata la preoccupazione del territorio per l'interesse di un colosso australiano alla ripresa delle estrazioni a Corchia. «Siamo ben contenti di aver portato a termine questo iter che parla di una volontà condivisa di orientare gli sforzi verso la tutela e la salvaguardia del territorio».

Ma non è finita. «Anche quest'anno ai Parchi del Ducato arriveranno 292mila euro, che si aggiungeranno alle risorse che la Regione trasferisce per la gestione».

Capitolo legge urbanistica. «Abbiamo chiarito l'interpretazione della norma, affermando che le nuove espansioni residenziali al di fuori del territorio urbanizzato sono ammesse esclusivamente per interventi di riuso o rigenerazione, oppure per interventi di Edilizia residenziale sociale (Ers), comprensivi anche di una quota di edilizia libera, nella quantità sufficiente a garantire la fattibilità economico-finanziaria dell'intervento». Inoltre, è stato spiegato che «nella quota complessiva di Ers devono esserci quote di Ers destinate alla locazione per un periodo non inferiore ai 10 anni. Si tratta di meccanismi virtuosi per dare risposta al bisogno di case, che ora è fortissimo, soprattutto nei capoluoghi».

Per quanto riguarda la possibilità di ampliamento delle attività produttive, Lori spiega che «sono state specificate tutte quelle regole per dare certezza alle imprese che vogliono ampliarsi, chiarendo quello che è possibile fare, a tutela della competitività delle imprese del territorio regionale».

Infine, Lori affronta il tema del diritto alla casa: si va dal Fondo affitti al piano speciale per il recupero degli alloggi Acer. «A Parma verranno recuperati 60 alloggi, per un investimento di un milione di euro. Questo si aggiunge al precedente bando per l'housing sociale, al quale però nessuna realtà parmigiana ha partecipato». Gli alloggi recuperati faranno parte, per un massimo di 12 anni, del patrimonio Ers, per poi tornare case popolari.

P.Dall.