Deragliamento
Treni, dissequestrata la linea. Via ai lavori
Via libera. La Procura ha acceso il semaforo verde, e sulla linea ferroviaria dove alle 16,46 di due settimane fa esatte è deragliato un treno merci, sono partiti i lavori di ripristino della linea. Verde per vicolo San Marcellino - che sull'incidente ha subito aperto un fascicolo per disastro ferroviario - sul posto il semaforo assume piuttosto una colorazione arancione, specie di giorno.
Il viavai dei convogli, ora costretti a viaggiare a solo sul binario lato centro città, è sostenuto: lì accanto operai e tecnici fanno il possibile, per fare convivere le esigenze del cantiere e del traffico e, in primis, della sicurezza. Semmai è di notte - e quella appena trascorsa è stata la seconda consecutiva, dopo l'avvio dei lavori l'altra sera - che si ottengono i maggiori progressi nella risistemazione del binario, dell'alimentazione elettrica e della massicciata danneggiati dall'incidente.
Serviranno giorni, per terminare l'opera: ancora manca una data ufficiale, ma è probabile che la situazione non torni alla normalità prima di fine mese. Fino ad allora, i treni continueranno a procedere a senso alterno, con disagi alla circolazione misurati in lunghi ritardi.
Intanto, sul disastro circolano voci che farebbero «deragliare» i fatti. Da giorni se ne è diffusa una a proposito di una sostituzione notturna, qualche settimana prima dell'incidente, di un tratto di binario lungo via Toscana: proprio quello in corrispondenza del quale è avvenuto il deragliamento. Una circostanza smentita in modo categorico da Rete ferroviaria italiana. «Nessun intervento alla sede del binario è stato realizzato da Rfi lungo via Toscana nei giorni precedenti lo svio - scrive l'azienda -. Erano in corso lavori propedeutici all'installazione delle barriere antirumore (che saranno posizionate a lato della linea ferroviaria), attività che, si ribadisce, non hanno interessato in alcun modo il binario».
Quindi, solo per una coincidenza l'incidente è avvenuto proprio lì. Ed è stata una fortunata coincidenza o un miracolo (a seconda della prospettiva) che, vista pure l'ora, ci siano stati solo tre feriti lievi. Numerosi invece i danni, anche se sarebbe potuta andare ben peggio. A fare le spese del deragliamento, oltre ai pali delle rete elettrica, la segnaletica e le infrastrutture del tratto (e i binari deformati), è stata una trentina di auto posteggiate sulla strada o di passaggio e sventagliate dalle raffiche di sassi sparsi su via Toscana dalla massicciata. Una gragnola che ha investito anche l'interregionale in viaggio nell'altra direzione.
Due i consulenti nominati dalla Procura per fare luce sulla vicenda. A un tecnico informatico spetta decifrare il contenuto della scatola nera del convoglio, per stabilire con precisione velocità e altri parametri di viaggio al momento dell'incidente. Al tempo stesso, dovrà verificare i dati registrati in stazione. Da un altro consulente - che ha compiuto sopralluoghi sul posto - si attende invece la ricostruzione tecnico-cinematica del deragliamento.
Roberto Longoni