Il ricordo
A due anni dalla scomparsa di Mirko Ballerini, il «ragazzo» rimasto nel cuore della città
Il tempo cura tutte le ferite, si dice, ma a volte nemmeno il tempo è sufficiente. Sono passati due anni da quando una malattia subdola si è portata via Mirko Ballerini, a pochi mesi dal suo 50esimo compleanno, eppure nessuno lo ha dimenticato.
Non lo hanno ovviamente dimenticato i genitori, Rita e Artemio, la sorella Lisa, la moglie Valentina e le figlie Camilla e Carola. Ma non lo hanno dimenticato nemmeno tutti quelli che lo hanno conosciuto e sono davvero tanti.
Mirko era stato per 25 anni dietro al bancone dell’Enoteca Fontana, da cui solo la malattia era riuscito ad allontanarlo. Amava il suo lavoro ed era molto apprezzato sia dai titolari che dai clienti, non solo perché era bravo in quello che faceva ma soprattutto per la persona che era: sempre disponibile, sorridente, buono e onesto.
Ed era un runner Mirko, molto conosciuto nel mondo del podismo provinciale e tesserato con l’Atletica Manara. Da due anni alla Manarace, la gara della squadra che si corre a Fontevivo, la Manara ha deciso di assegnare un premio speciale che porta il suo nome, destinato all’atleta più giovane al traguardo.
E spesso i «manarini» corrono e si allenano con la spilla che lo ricorda appuntata al petto.
Mirko era così: viveva le sue passioni con generosità e gentilezza e non si poteva non volergli bene. «Il mio timore era che venisse dimenticato - confessa la sorella Lisa -, ma ho capito che non è così. Dove riposa, a Noceto, io e i miei genitori andiamo ogni giorno e capita spesso di trovare un fiore diverso da quello che abbiamo messo noi. Vuol dire che ancora chi lo ha conosciuto lo pensa, e passa a trovarlo per dedicargli un pensiero. E tanti amici ci sono ancora vicini».
«Le sue bimbe crescono protette dalla loro mamma, consapevoli di quanto il loro fosse un bravo papà - aggiunge Lisa -. Il dolore che abbiamo dentro non si può spiegare e non si attenuerà mai, ma il nostro desiderio è che Mirko resti vivo nel cuore di tutti coloro che lo hanno apprezzato e che gli hanno voluto bene, perché era una persona meravigliosa, gentile e amica di tutti».