Aveva 6 mesi
Il bimbo di Gaza morto al Maggiore: ha conosciuto solo la guerra
Nella sua brevissima vita ha conosciuto solo giorni di guerra. Insieme ad altri bambini feriti negli attacchi nella striscia di Gaza, l’Italia rappresentava per lui e per la sua famiglia una speranza. Aveva solo sei mesi il bambino palestinese che ieri sera è morto, dopo essere atterrato all’aeroporto Marconi di Bologna, diretto in ambulanza all’ospedale Niguarda di Milano, dove avrebbe dovuto essere curato. Le sue condizioni erano apparse molto critiche, il piccolo era molto debilitato. All’altezza di Parma, però, il suo cuore si è fermato.
Verso le 21, il piccolo si trovava in viaggio in ambulanza con l’équipe specializzata del Niguarda quando, sull'autostrada tra Reggio Emilia e Parma, le sue condizioni sono improvvisamente peggiorate fino all’arresto cardiaco. Durante la sosta, resa indispensabile per consentire le manovre rianimatorie, i medici specializzati che lo accompagnavano hanno deciso il suo trasferimento in Terapia intensiva pediatrica dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, dove è arrivato alle 22.05. Qui i medici rianimatori non hanno potuto che constatare che le condizioni del piccolo paziente non erano compatibili con la vita e, alle ore 23.50, è stato dichiarato il decesso.
Il bimbo era arrivato a Bologna il pomeriggio di giovedì su un volo dal Cairo con la mamma e un fratellino di tre anni nell’ambito di una missione di MedEvac-Medical Evacuation del Meccanismo europeo di Protezione civile, parte di un gruppo di bambini arrivati su due aerei, un C130 dell’Aeronautica militare e un Atr42 della guardia di finanza, con a bordo 17 feriti e le rispettive famiglie, per cui una cinquantina di persone, provenienti da Gaza. Alla famiglia del piccolo il cordoglio dei sanitari che lo hanno accolto e soccorso, oltre che dell’Ospedale.
r.c.