Amarcord

Miss Italia, quando Delon incoronò la Colombari: arrivò in elicottero e fece il baciamano alle fans

La scomparsa di Alain Delon ha suscitato cordoglio anche a Salsomaggiore dove l’attore francese fu presidente di giuria al concorso di Miss Italia nel 1991 quando incoronò una allora 16enne Martina Colombari che ricevette l’eredità di Rosangela Bessi.

Fu un arrivo in grande stile quello del divo protagonista di famosissime pellicole divenute storia del cinema: Lauro Micheli, segretario del patron Enzo Mirigliani, organizzò infatti un trasferimento in elicottero che fece uno spettacolare atterraggio in un caldo pomeriggio di inizio settembre in una delle aree verdi di parco Mazzini al cospetto di migliaia di persone assiepate attorno alle transenne: Alain Delon scese dall’elicottero tra il tripudio della folla salutando a braccia alzate.

Avvicinandosi ad alcune signore acclamanti, concesse, da vero galantuomo, alcuni baciamano.

Come dimostrano le foto dell'archivio di Nello Bocelli che pubblichiamo, l’attore francese è ricordato ancora per la sua disponibilità e la sua gentilezza nell’intrattenersi con i fans e con il personale del Grand Hotel et De Milan come afferma Rita Mambrin, per tanti anni addetta al ricevimento della struttura dove Delon soggiornò.

«Noi dipendenti dell’epoca abbiamo tutti un gran bel ricordo di Delon – di Rita Mambrin –. Fu un ospite particolare e per certi versi assolutamente eccezionale: molto simpatico, educato ed alla mano con tutti: non perdeva occasione per dialogare con quanti lo fermavano e per fare battute. Appena arrivato in albergo, lo accompagnai nella sua stanza dove aveva chiesto di trovare champagne, alcuni bouquet e delle rose rosse».

«Nel poco tempo libero a sua disposizione - prosegue Rita Mambrin - volle provare anche i bagni termali all’interno della vasca della quale era dotata la camera, le inalazioni nel reparto dell’albergo che venne appositamente interdetto agli altri ospiti e, infine, chiese anche di poter effettuare qualche massaggio. Infine, a tavola non ebbe mai pretese particolari, limitandosi a mangiare quello che proponeva il menù e non disdegnando anche in quei frangenti di fare le classiche quattro chiacchiere con gli altri commensali. Ne serberò sempre un bel ricordo».

M.L.