Servizi educativi

Nidi e materne, liste d'attesa in calo

Anna Pinazzi

Le liste d'attesa per la scuola d'infanzia e i nidi sono in calo. Il Settore dei servizi educativi del Comune mette a disposizione tutti i dati.

Scuola materna

A scadenza bando, in attesa si trovavano 393 bambini residenti su 1514 domande pervenute, di cui però 1499 risultate conformi. A questo numero si aggiungevano 44 bambini non residenti e 45 anticipatari. Al 30 giugno, data limite per le iscrizioni fuori termine, si erano aggiunte 65 domande (portando quindi il totale a 1564) e la lista d'attesa residenti ammontava a 321 bambini. Fino a ieri, la lista d'attesa dei bambini residenti è di 257.

«La lista ha quindi subito un calo - spiega l'assessore ai Servizi educativi Caterina Bonetti-, ma bisogna ricordare che, per quanto riguarda le scuole infanzia, avendo da quest'anno attivato una convenzione con le scuole paritarie della città, occorrerà attendere il mese di dicembre per valutare se e in quali termini numerici, la convenzione avrà portato al risultato, che ci auguriamo essere ovviamente positivo».

Si spera, quindi, nei prossimi mesi, in una ulteriore riduzione delle liste d'attesa.

Negli asili nido

Per quanto riguarda i nidi, invece, la lista d'attesa iniziale era di 686 bambini residenti su 1504 domande pervenute, di cui 1493 risultate conformi. A questo numero si aggiungevano 68 bambini non residenti. Al 30 giugno, sempre data limite per le iscrizioni fuori termine, si erano aggiunte 129 domande, portando le domande complessive a 1622 e la lista d'attesa dei bambini residenti era di 714.

Fino a ieri, la lista d'attesa dei bambini residenti è di 656 bambini. Le liste d'attesa, in generale, stanno diminuendo, ma i bambini in attesa sono ancore diversi. Per questo, l'Amministrazione sta cercando di dare una risposta anche attraverso l'ampliamento degli spazi scolastici a disposizione. Tra i tanti cantieri-scuola, due riguardano le scuole per l'infanzia: nel quartiere Eurosia e Parma Mia.

Due nuove scuole

«Il lavoro sui nidi vede un consistente impegno del Comune nella realizzazione delle due future strutture Eurosia e Parma mia - fa sapere Bonetti -, che porteranno 160 nuovi posti a disposizione degli utenti». Il nuovo asilo del quartiere Eurosia,un asilo «green», all'avanguardia e pensato per diverse attività educative e ludiche. La conclusione dei lavori, come era stato spiegato dall'assessore Francesco De Vanna all'inaugurazione, è prevista per marzo 2026. Anche per Parma Mia i lavori sono iniziati da poco - la posa della prima pietra a -, si parla di un investimento di 4milioni di circa euro. Anche qui, grande attenzione all'efficientamento energetico e sismico.

Ma l'impegno non finisce qui. Parallelamente alla creazione di questi nuovi asili, «si stanno studiando ulteriori trasformazioni di spazi gioco in sezioni nido, così come già avvenuto anche quest'anno, ad esempio allo spazio Eurotorri - precisa l'assessore ai Servizi educativi -. Rimane certamente un problema legato alla capienza dei posti nido in città».

Il ruolo del Governo

Duro il giudizio sugli aiuti del Governo: «Dispiace, in questo senso, constatare una certa difficoltà da parte del governo, le cui dichiarazioni in tema di sostegno alle famiglie con figli sono sempre agli onori della cronaca nel passare dalle parole ai fatti - afferma Bonetti -. Il contributo per la costruzione di nuovi edifici a uso scolastico è sicuramente fondamentale, ma sulle amministrazioni locali grava il peso della gestione dei servizi, i cui costi rappresentano una sfida per il bilancio».

Lo sforzo dei Comuni

Sostenere la spesa di gestione e tenere fede alle promesse fatte in termini di sgravi («ricordiamo le dichiarazioni della ministra Roccella sul secondo figlio gratis al nido, assolutamente non concretizzate» sottolinea Bonetti) sarebbe «un importante passo avanti nel sostegno alla conciliazione e alla natalità, ma anche le notizie di questi giorni sulla possibile messa in discussione degli sgravi per le lavoratrici con due figli - chiosa l'assessore Caterina Bonetti - non sembrano andare in questa direzione».

Anna Pinazzi