POLITICA

Provincia, tensione nel Pd sulla scelta del presidente

Acque sempre più agitate dentro il centrosinistra e in particolare nel Pd parmense, in vista delle elezioni per la Provincia. Mancano ormai meno di quaranta giorni al momento in cui Andrea Massari, non più sindaco di Fidenza, decadrà dalla presidenza. Bisogna trovare un nuovo nome. Come noto, da alcuni anni, si tratta di elezioni di secondo grado in cui votano solo i consiglieri comunali con un sistema piuttosto complicato che non solo conta i voti, ma li «pesa» in base alla popolazione dei vari comuni. Visti i numeri in campo, sulla carta, appare improbabile (anche se non del tutto impossibile) un ribaltone a favore del centrodestra. E per questo motivo la discussione si sta animando soprattutto nel centrosinistra e in particolare dentro il Pd. In passato, la scelta non aveva mai scatenato particolari problemi. Ma quest'anno la situazione sembra diversa, anche perché a metà novembre si vota per le elezioni regionali e perché da qualche tempo il Pd ha qualche problema di «convivenza» in Comune.

Nelle scorse settimane si era parlato di una scelta fra tre nomi: i sindaci di di Bedonia (Gianpaolo Serpagli), Montechiarugolo (Daniele Friggeri) e di Torrile (Alessandro Fadda). Tutti sindaci Pd, Tutti al secondo mandato, rieletti a furor di popolo nelle ultime elezioni. Da subito però i tre nomi hanno provocato aria di burrasca fra i Dem, visto che sono l'espressione di anime diverse del partito. Fadda e Serpagli sono nomi vicini al presidente uscente Massari. Mentre su Friggeri sono schierati vari amministratori e iscritti di comuni della Provincia, ma la parte del Pd cittadino che fa riferimento al vicesindaco Lorenzo Lavagetto. Proprio questa vicinanza con una parte del gruppo consiliare del Pd parmigiano sarebbe il motivo del veto arrivato sul nome di Friggeri da parte di Effetto Parma e Prospettiva, gli altri due gruppi che compongono la maggioranza al Comune di Parma. Questi ultimi sembrano decisi a non concedere nulla all'ala dei consiglieri Pd “eretici”, dopo i recenti problemi nella coalizione che sostiene la Giunta Guerra.

Nelle scorse settimana era emersa anche la possibilità che i tre sindaci in gara si facessero tutti da parte per lasciare spazio un altro esponente Pd. E in quel caso la rotta si sarebbe indirizzata verso Collecchio o Sala Baganza, con la scelta di Maristella Galli o Aldo Spina. Ma non sembra sia arrivata la disponibilità di tutti e tre a un passo indietro. E la situazione appare quindi di nuovo in stallo.

Una parte del partito ha ventilato l'ipotesi di rimettere la scelta fra i tre possibili candidati al sindaco Guerra e agli alleati in Comune. Ma è evidente che questo, oltre a essere un passo indietro del Pd, potrebbe alimentare tensioni e problemi nella maggioranza in municipio.

In ogni caso, i Dem devono trovare la quadra in tempi rapidi e cercare di evitare spaccature visto che fra meno di tre mesi si vota per le Regionali, con la corsa (da sempre molto combattuta) per vincere la gara delle preferenze ed entrare in Consiglio. E quella, non meno combattuta, per conquistare un posto da assessore nella nuova Giunta.

Per sbrogliare la matassa il segretario Nicola Bernardi mercoledì ha inviato la convocazione della prossima direzione provinciale del Pd. Si svolgerà il 28 agosto alle 20,45 in via Treves. Ordine del giorno con due punti: Elezioni provinciali ed Elezioni regionali.

r.c.