Traversetolo
«Ombre», è un giallo il primo libro dell'informatico Luca Giaroli
Traversetolo Un racconto che da anni giaceva nel cassetto, un «giallo» che finalmente, complice un incoraggiamento determinante, ha visto la luce.
Si chiama «Ombre» ed è la prima fatica letteraria di Luca Giaroli, traversetolese classe 1980, di professione informatico. Un thriller/giallo che si apre con la confessione dell’assassino. O forse no. «Lascio al lettore il compito di dipanare le ombre – spiega lo scrittore –. Ombre che nascondono dietro anagramma (Glauco Ilari) anche il nome dell’autore. Il racconto è nato un po’ per caso, dall’ispirazione del momento. Le mie storie non sono mai costruite a tavolino: lascio che le idee fluiscano e poi le arrangio sulla carta».
La passione per la scrittura è viva da tempo e nasce prima di tutto dall’osservazione. «Amo fare lunghe passeggiate per sentieri tra i boschi e borghi, in osservazione della natura, alla ricerca di ispirazione, e di quelle immagini attorno a cui costruire storie – prosegue Giaroli -. “Ombre” sono anni che giace in un cassetto. Altri romanzi sono là a prendere polvere. Sognavo di pubblicarlo, ma ho sempre pensato che sarebbe stato inutile provarci: ho sempre preferito evitare la delusione del rifiuto. Fino ad oggi, al massimo, mi ero esposto a pubblicare racconti più o meno brevi sui social. Poi ho conosciuto Monica, a cui l’ho dedicato, che lo ha letto e mi ha incoraggiato a provarci. È stata lei a mettermi in contatto con la Casa Editrice Rosabianca. È stata lei il motore che ha permesso il realizzarsi di un sogno – conclude –. Ed è lei che ha dato un titolo all’opera».
M.C.P.