Il caso
Ladro seriale di biciclette: al Panorama cresce l'allarme
Raffica di furti di biciclette. Ormai quel ladro è considerato il «terrore» del Panorama. Almeno, lo è dei clienti che si recano al centro commerciale di via Pellico in sella alla bicicletta. Quella in corso non è stata, infatti, solo un'estate bollente dal punto di vista del clima - una caratteristica che i parmigiani sopportano perché fa parte del «ciclo delle stagioni» - ma anche da quello dei furti di bici. Ciò che accade nel parcheggio del noto centro commerciale a pochi passi di via Volturno è da vero e proprio bollettino di guerra. Il tam tam tra chi si reca abitualmente lì per fare la spesa è incessante. «Attenti ad andare al Panorama in bici perché ve la possono rubare» è quello che si sente dire con più frequenza nel quartiere.
Il ladro, con ogni probabilità seriale, è anche amante del rischio perché colpisce nel parcheggio - che è area privata, ma aperta al pubblico h 24 - riservato alle due ruote di giorno e nonostante proprio lì ci sia una telecamera di videosorveglianza che può immortalare le sue «prodezze». Non teme neppure la vigilanza del centro commerciale, che, d'accordo con la direzione del centro, ha rafforzato i controlli. Inoltre, dimostra di avere «buon gusto» in fatto di biciclette perché sceglie quasi sempre modelli costosi.
Professionista del furto di velocipedi - elettrici, sportivi e «classici» - non si ferma neppure davanti alle catene con cui i proprietari sperano di proteggere i loro mezzi, ma, con il «kit» che con ogni probabilità ha sempre con sé, le taglia e si dilegua con la preziosa refurtiva. Lasciando con un palmo di naso e tanta rabbia i malcapitati clienti che, con la spesa in mano, non trovano più la due ruote con cui tornare a casa.
Una disavventura sperimentata giorni fa da un anziano che, scoperto il furto, per rientrare al proprio domicilio ha dovuto chiamare un taxi. Ma i racconti di chi è stato vittima di questi furti parlano di rabbia e disagio perché non ritrovare il proprio veicolo - sia esso a motore o a pedali - rovina la giornata per non dire di peggio.
Le voci corrono ovunque, e il Panorama non fa eccezione. Più o meno, dalle testimonianze raccolte tra i gli abituali frequentatori, si parla di «grandi numeri». Perché nell'ultimo anno sarebbero state oltre una trentina le biciclette rubate di cui una quindicina abbondante proprio durante questa estate. Domenica scorsa, inoltre, con il centro commerciale aperto, è stata poi una giornata nera con ben quattro biciclette - due elettriche e due mountain bike, tutte di marca e costose - sparite.
L'ultimo furto, in ordine di tempo, è recentissimo e porta la data di mercoledì quando il ladro si è portato via l'ennesima bici elettrica. «Dove c'è gente ci sono anche i malintenzionati» sentenzia un cliente del Panorama che spera di «non essere la prossima vittima».
Tra tante brutte sorprese, anche una bella, grazie all'«occhio clinico» di un meccanico di biciclette dell'Oltretorrente che, qualche tempo fa, ha ricevuto una bicicletta elettrica «sospetta». A portarla uno straniero che ha chiesto al commerciante di cambiarle la batteria. «Grazie al numero di telaio siamo riusciti a risalire alla proprietaria - racconta - che ne aveva denunciato il furto commesso proprio al Panorama e l'ha così potuta riavere». E chi l'aveva portata? «Non si è più visto - commenta il meccanico -. Deve aver mangiato la foglia».
Va ricordato, comunque, che le bici fanno da sempre gola ovunque come sa bene chi, in un'altra zona della città, parcheggia sotto i portici di via Mazzini, un altro punto che quest'estate ha fatto registrare numerosi furti.
Michele Ceparano