Nominati i 13 «reggenti»
Nuovi presidi, ancora attesa per le assegnazioni
Falsa partenza per l'anno scolastico 2024-2025 a Parma, come nel resto d'Italia. Sull'assegnazione ad alcune scuole di nuovi presidi pendono infatti vari ricorsi legati alle procedure dei concorsi e per avere una parola definitiva bisognerà attendere una pronuncia del Tar del Lazio, che arriverà il 5 settembre.
Nel frattempo - in vista della ripresa delle lezioni, il 16 settembre - l'Ufficio scolastico regionale, dopo aver pubblicato nei giorni scorsi il bando per la disponibilità alle reggenze (in attesa di designazione definitiva ai vincitori del concorso), ha reso noti i nomi dei «supplenti», tutti dirigenti scolastici che hanno già l'assegnazione definitiva di una scuola e che avranno - probabilmente solo per pochi giorni - due istituti da gestire.
In realtà, per molti istituti le cose cambieranno poco, spiega Paolo Grossi, presidente dell'Associazione delle scuole autonome di Parma e provincia, nonché preside della Sanvitale e «reggente» dell'istituto comprensivo di via Montebello, come già l'anno scorso.
«Molti colleghi avevano una reggenza anche nel passato anno scolastico e in alcuni casi la dirigenza non cambierà. I nuovi presidi che dovrebbero essere assegnati saranno fra i 4 e i 6 e ancora non si sa quali sedi sceglieranno», dice Grossi.
Ad esempio Ferdinando Crespi, cui va la reggenza per la direzione didattica di Fidenza, ha già l'assegnazione definitiva dell'Itis Berenini; Alessia Gruzza (reggenza per l'istituto comprensivo Val Ceno) è preside dell'Itis Gadda di Fornovo; Ignazio Raineri, preside dello Zappa-Fermi di Borgotaro, sarà supplente all'istituto comprensivo di Borgotaro; Marianna Rusciano, preside dell'istituto comprensivo di Montechiarugolo, sarà reggente alle scuole elementare e media di Corniglio; Elisabetta Botti, dirigente del liceo Toschi di Parma, avrà la reggenza, come l'anno scorso, delle scuole di Bedonia; Antonia Lusardi, dirigente del Cpia (Centro provinciale per l'istruzione degli adulti) di via La Spezia, a Parma, prenderà anche la dirigenza temporanea dell'istituto comprensivo di Torrile; Chiara Pontremoli, preside del Magnaghi di Salso, si occuperà anche dell'istituto comprensivo di Busseto; Nicola Magnani affiancherà alla titolarità dell'istituto comprensivo di Colorno la reggenza dell'istituto comprensivo Salvo D'Acquisto di Parma; Paola Piolanti, che dirige l'istituto comprensivo Albertelli-Newton di Parma, da quest'anno sarà reggente all'istituto comprensivo di via Puccini; nuovo incarico di reggenza all'istituto comprensivo di via Bocchi, a Parma, anche per Antonino Candela, titolare all'istituto comprensivo Parmigianino; Gloria Cattani affiancherà alla dirigenza del liceo Marconi di Parma la reggenza dell'istituto comprensivo Ferrari di Langhirano; Giacomo Vescovini, preside dell'istituto comprensivo di Fontanellato, sarà reggente all'istituto comprensivo di Fornovo.
L'assegnazione dei nuovi posti dirigenziali è stata bloccata da un ricorso che vede sul piede di guerra i vincitori del concorso ordinario nei confronti di quelli del concorso riservato, bandito dopo che è stata contestata la validità del concorso del 2019. Ma c'è anche un'altra tegola sul concorso per i presidi, un altro ricorso che contesta i criteri di assegnazione del punteggio finale che viene dato dalla somma dei risultati delle prove e dei titoli.
Al netto di avvocati e carte bollate, è molto probabile che il Tar rigetti le richieste di chi ha vinto il concorso ordinario (che per ora dovrà restare in stand-by) e dia il via libero ai nuovi presidi (vincitori del concorso riservato) nel giro di due-tre giorni dalla sentenza. Solo allora sapremo chi saranno i nuovi dirigenti in arrivo nelle scuole di Parma e provincia.