Traversetolo
Vignale, attesi in settimana i primi esiti dell'autopsia sul piccolo
Traversetolo La settimana che comincia oggi potrebbe essere cruciale per la tragedia di Vignale. È presumibile che nei prossimi giorni emergano almeno i primi risultati dell'autopsia sul corpicino trovato nel giardino di una bifamiliare di strada Baietta il 9 agosto. Scoperta ormai da tempo l'identità della madre, grazie al Dna repertato dai carabinieri, l'ultima grande domanda sul caso è se il piccolo sia spirato in seguito all'abbandono o se sia morto durante il parto o prima.
Dalla risposta dipenderà la conclusione delle indagini dei carabinieri della locale stazione e del Reparto operativo di via Fonderie coordinati dal sostituto procuratore Francesca Arienti e dipenderà, di conseguenza, il destino processuale - se ci sarà un processo - degli eventuali indagati. Tra infanticidio e occultamento di cadavere la differenza è notevole. A dirla tutta, il corpicino non sarebbe stato nemmeno nascosto, ma abbandonato (anche se un gesto come questo appare tutt'altro che semplice) in un luogo tutt'altro che nascosto, senza essere ricoperto neanche con un palmo di terra.
Questo dal punto di vista strettamente giuridico. Sotto altri profili, invece, sono tante le vittime di questa vicenda. Non solo il «piccolo angelo» (così l'hanno chiamato alcuni dopo il suo rinvenimento), ma anche colei che l'ha portato in grembo, celando a tutti la gravidanza, almeno a chi non fosse del suo ambito familiare (un'altra delle circostanze che devono essere vagliate dagli inquirenti).
A Vignale tutti ribadiscono alle telecamere delle tv nazionali - che quasi di certo oggi riprenderanno il loro viavai per il paese - di non essersene accorti. A proposito di telecamere, stando a voci non confermate, quelle di sorveglianza della zona avrebbero catturato immagini di persone stranamente imbacuccate, visto il caldo del periodo. Forse qualcuno diretto alla casa di colei che stava affrontando il travaglio dopo una gravidanza tanto segreta da non poter essere conclusa in ospedale. Dove chi sa di non poter tenere un bimbo può anche partorire in incognito.
r.c.