SALUTE

Allarme Dengue e West Nile, dodici casi nel giro di pochi mesi

Soprattutto negli ultimi tempi, i contagi di Dengue e West Nile sono all'ordine del giorno nel nostro territorio.

Al momento, i casi di Dengue registrati nel corso di quest'anno sono quattro, otto invece quelli di West Nile. Non si tratta di una impennata rispetto al passato, ma l'allerta è massima, per evitare che possano nascere dei focolai.

L'ultimo, in ordine di tempo, è un caso di Dengue di una persona domiciliata in via Cocconcelli, che ha soggiornato anche in via Benassi e in strada Battibue. Il Comune ha subito avviato i trattamenti contro le zanzare previsti in questi casi.

Non bisogna poi dimenticare che nelle scorse settimane due ottantenni sono morte anche per colpa del West Nile.

In Italia, sono soggette a sorveglianza speciale: Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile, Usutu, Encefalite da zecca (Tbe) e le infezioni neuro-invasive da virus Toscana.

Ogni anno la nostra Regione emana una delibera che prevede tutte le attività da mettere in campo per prevenire e gestire al meglio le arbovirosi (malattie causate dai virus trasmessi da insetti, zecche, ragni e acari).

Silvia Paglioli, direttrice del servizio Igiene e sanità pubblica dell'Ausl, è chiara: «La sorveglianza è massima, soprattutto da maggio a ottobre - spiega - perché a livello globale queste malattie, soprattutto la Dengue, sono in aumento. É quindi fondamentale monitorare in modo stretto ogni caso. L'attenzione è davvero molto elevata per evitare che nascano dei focolai, come già accaduto lo scorso anno sia in Lombardia che in Veneto».

Il medico di sanità pubblica «in presenza di un caso, anche solo sospetto, di Dengue, Chikungunya o Zika - precisa - deve attivare, entro 24 ore dalla segnalazione, un protocollo straordinario che prevede una disinfestazione articolata in tre fasi che devono essere condotte in modo sinergico, attraverso la predisposizione e l’invio di una proposta di ordinanza al sindaco del Comune interessato per effettuare gli interventi di disinfestazione straordinaria».

West Nile

Nei casi di West Nile non sono previste disinfestazioni nell’area di residenza del paziente in quanto il virus non è trasmissibile da uomo a uomo. Il contatto col virus di solito causa un’infezione che decorre senza sintomi, in alcuni casi può però svilupparsi la malattia chiamata West Nile Disease, con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Tuttavia, sia pure di rado e soprattutto in persone debilitate, si può arrivare a gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale e che possono condurre a esiti permanenti o al decesso dei pazienti colpiti.

Dengue

Di origine virale, la Dengue è causata da quattro virus molto simili ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta.

Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo anche ad altri. Da qui la necessità di effettuare disinfestazioni e l'isolamento del paziente. «Per il Dengue è disponibile il vaccino - sottolinea Silvia Paglioli - ma solo per persone che devono restare per almeno 3 settimane in un Paese endemico e hanno già contratto la malattia, oppure, per chi non l'ha contratta, se si reca in un Paese a rischio per almeno 3 settimane per motivi umanitari».

Chikungunya

La chikungunya è una malattia virale, caratterizzata da febbre e forti dolori, che viene trasmessa all’uomo da zanzare infette. Ha un periodo di incubazione che va da due a dodici giorni. Identificata in oltre sessanta Paesi dei continenti di Asia, Africa, Europa e delle Americhe, si trasmette da persona a persona attraverso la puntura di una zanzara tigre femmina.

Zika

Si stima che nell’ottanta per cento dei casi l’infezione sia asintomatica. I sintomi, quando presenti, sono simili a quelli di una sindrome simil influenzale, della durata di circa quattro-sette giorni, a volte accompagnata da rash maculo papulare, artralgia, mialgia, mal di testa e congiuntivite. I sintomi compaiono a distanza di tre-tredici giorni dalla puntura della zanzara. Raramente è necessario il ricovero in ospedale.

In prima linea anche il Comune. «Abbiamo profuso uno sforzo importante - dichiara Gianluca Borghi, assessore alla Sostenibilità ambientale - per ridurre i livelli di infestazione sulle aree pubbliche ma, considerato che le aree private ricoprono il 70 per cento del territorio comunale, è fondamentale la collaborazione dei cittadini, eliminando i focolai larvali e trattando con larvicidi tutti i pozzetti in proprietà privata, come disposto anche da un'ordinanza sindacale».

Luca Molinari