Polizia

Via Marzabotto: maxi furto di gioielli, ma il cane dà l'allarme e mette in fuga i ladri

Mara Varoli

Gioielli molto preziosi e medaglie napoleoniche. Un super bottino per i soliti ignoti che in una sera di agosto sono riusciti ad entrare in una casa di via Marzabotto. E a portare via ricordi di famiglia per un valore che si è fermato a 15mila euro e che poteva essere ancora più importante, se non fosse stato per il cane che è riuscito a mettere i ladri in fuga.

«Era da poco passata la mezzanotte quando con mio marito siamo rientrati a casa - spiega la proprietaria -: il cancello del giardino, le porte delle scale e la porta del nostro appartamento erano tutti aperti. E mentre il soggiorno era completamente in ordine, abbiamo visto che una delle porte finestre e la tapparella in metallo che affaccia sul balcone verso via Marzabotto erano state forzate: il vetro era rotto. Purtroppo le nostre camere erano sottosopra, con i cassetti del comò, i comodini e le ante degli armadi tutti aperti». Ladri che probabilmente sapevano dove cercare, magari con l'aiuto di qualche strumento, come può essere un metal detector. Tant'è che sono stati aperti proprio i cassetti dove la signora e la figlia tenevano gioielli, monete e medaglie da collezione: «Vista la situazione, abbiamo ipotizzato che chi ha commesso il furto sia riuscito ad arrampicarsi sul balcone al primo piano, dove abitiamo noi, e abbia forzato con un attrezzo la tapparella in metallo e la porta finestra in legno, rompendo così il vetro - sottolinea la signora -. E dopo essere entrato e dopo aver commesso il furto, sia poi fuggito dalla porta principale e corso giù dalle scale, passando poi dal cancello pedonale del giardino».

La casa dove vive la famiglia parmigiana è infatti su due piani: al primo abitano i genitori anziani con il cane e al secondo la famiglia che ha subito il furto: «La fuga dei ladri deve essere stata improvvisa - continua la signora -, perché il cane dei miei genitori ha cominciato ad abbaiare con insistenza fino a svegliare la badante, che ha subito acceso la luce e ha sentito proprio il rumore di una corsa veloce per le scale». Il furto dovrebbe essere avvenuto intorno alle 22,45, proprio perché uno dei vicini ha sentito a quell'ora prima un forte rumore, come se a uno dei ladri fosse caduto un attrezzo da scasso, poi una discussione non in lingua italiana e nemmeno romena o moldava: una discussione in strada tra due giovani e un adulto. La vicina ha poi sentito anche il rumore di due motorini e di una bicicletta elettrica che si allontanavano.

Un furto con scasso per il quale è stata fatta regolare denuncia in questura e che ha portato via alla famiglia parmigiana ricordi molto importanti: gioielli della signora e della figlia, ma anche medaglie antiche, per la precisione napoleoniche. «Soprattutto i ladri sono riusciti a rubare oltre a una mia collana d'oro i bracciali e gli anelli di mia figlia, realizzati da mio suocero che era un orafo conosciuto - confessa la signora -. Gioielli che aveva disegnato mia figlia e che poi il nonno faceva nel suo laboratorio con una precisione e un amore infiniti. Per cui, sono tutti preziosi che hanno un codice, un timbro. E meno male che il cane dei miei genitori ha evidentemente disturbato i ladri con il suo abbaiare, perché hanno lasciato altri miei gioielli che avevo nascosto bene. Chiaramente, ora sono tutti in una cassetta di sicurezza». E prosegue la signora: «Il fatto curioso è che non sono stati rubati monete in argento, orologi moderni e nemmeno la macchina fotografica, il computer, iPad e persino le borse firmate». Un brutto rientro a casa, proprio prima delle vacanze, che certamente non potrà essere dimenticato: «Mia figlia ci teneva molto a quei gioielli fatti da suo nonno, che purtroppo non c'è più e quindi a maggior ragione ancora più cari e preziosi - dice la signora -: veri gioielli del cuore». Ed è stata la prima volta che questa famiglia ha subito un furto: «Sì, non era mai successo nulla - conclude - e la sensazione è di forte disagio: non ti puoi sentire sicuro in casa tua. Non è per niente bello vedere che qualcuno ha rovistato tra le tue cose. E ora i miei genitori che sono anziani sono molto spaventati».