CRIMINALITÀ
Denunce in crescita: sindaco, prefetto e questore soddisfatti: «C'è fiducia nelle forze dell'ordine»
Prefetto, sindaco e questore è come se parlassero con una sola voce: Parma sale nella classifica del numero delle denunce presentate? Bene, significa che i parmigiani - e gli abitanti della provincia - denunciano la quasi totalità dei reati commessi, anche quelli che destano meno allarme, perché hanno fiducia nelle istituzioni e nell'efficacia dell'azione delle forze dell'ordine. I tre poi, sempre con il massimo della prudenza per non scatenare polemiche, fanno notare un altro aspetto: esistono realtà, notoriamente più insicure di quella di Parma, che hanno un numero di denunce (in rapporto alla popolazione) molto inferiore. Perché? Per una serie di motivi, a partire da quella che viene definita «una certa passività» della cittadinanza.
Fratelli d'Italia e Lega partono però all'attacco, puntando il dito sull'insicurezza che caratterizzerebbe il Parmense.
«Nel nostro territorio - spiega il prefetto - c'è una maggiore tendenza alla denuncia. Una tendenza che non ci sorprende». E poi lancia un appello alla popolazione: «Denunciate sempre, perché i fenomeni, solo se sono conosciuti, possono essere contrastati. Posso infine assicurare che le forze di polizia sono al lavoro per contrastare ogni tipologia di reato».
Il sindaco Michele Guerra si dice «soddisfatto, in quanto i dati in crescita dimostrano che la cittadinanza è attiva e che denuncia ogni tipologia di reato». Il sindaco non nasconde il fatto che «oggi, a preoccupare maggiormente, sono i fenomeni legati alla microcriminalità». Ma le segnalazioni, ricorda, aiutano le forze dell'ordine a comprendere meglio la situazione sul territorio.
La collaborazione con le forze dell'ordine - assicura - è quotidiana, ma al Comune «spetta soprattutto il compito di lavorare sul tema della povertà sociale, che spesso è legato alle tematiche della sicurezza».
Il questore Maurizio Di Domenico legge i dati con le lenti dell'addetto ai lavori: «Il numero delle denunce è elevato, perché sicuramente c'è un alto senso civico. E il numero dei reati denunciati, molto probabilmente, corrisponde alla quasi totalità dei reati commessi». Insomma, più denunce, per il questore, non significa maggiore insicurezza. «Userei molta cautela nel dire che qui, in virtù della posizione in classifica, ci sia più pericolo che in altre realtà».
Infine, un messaggio alla popolazione: «Sono in aumento i controlli sul territorio, soprattutto in un'ottica di prevenzione dei reati». Un esempio? «È in crescita il numero delle persone e dei veicoli identificati durante i controlli».
Fabio Rainieri, vice presidente dell'assemblea legislativa e consigliere regionale della Lega, è invece molto critico nei confronti del Comune. «I risultati dell’azione del Comune sulla sicurezza in città sono gravemente insufficienti, è chiaro che andrebbe fatto molto più». Per Rainieri «l’amministrazione comunale non vuole coinvolgere la polizia locale nella necessaria politica di tolleranza zero che prenda di mira comportamenti umani illegali. Preferisce farla concentrare sulle multe che al Comune fanno fare cassa sia per i veicoli sulle strade sia, novità di questi giorni, per le pipì dei cani».
Molto duro anche il giudizio di Priamo Bocchi, capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale. «Considerando il numero di denunce ogni 100.000 abitanti, la provincia di Parma è la tredicesima provincia meno sicura d'Italia. Un dato che, se riguardasse la sola città, sarebbe ancora peggiore dal momento che la percentuale delle denunce relative al nostro capoluogo è tra le più alte d'Italia, ovvero il 63%. Il report - prosegue Bocchi - evidenzia soprattutto una crescente criminalità predatoria e fenomeni correlati al degrado urbano: Parma è nelle prime dieci posizioni per furti con destrezza, furti su auto in sosta, danneggiamenti, rapine ed è addirittura sul poco lusinghiero podio per furti e rapine negli esercizi commerciali. Da tempo sostengo che l'amministrazione comunale sia troppo blanda nell'attuare, con i propri mezzi a disposizione (la polizia locale), efficaci azioni di sicurezza urbana e di controllo del territorio».
P.Dall.