La lettera di Margherita

«Vorrei una pasta a forma di tappo» e la Barilla l'accontenta subito

È la storia di un desiderio che diventa realtà. Partita con un «Mamma, pensa che bello se Barilla facesse la pasta a forma di tappo, così il sugo ci potrebbe finire dentro» e finita con un pacco regalo davvero speciale.

La protagonista è Margherita, una bimba di nove anni (e mezzo, tiene a specificare) di Genova, che ha inviato una lettera scritta a mano al Ceo del Gruppo Barilla, Gianluca Di Tondo. «Pensavo che - si può leggere su quel foglio a righe - vorrei creare un nuovo tipo di pasta: I tappi!». Ma non dei tappi qualunque: «Dei tappi di pennarello - specifica la bambina -così il sugo ci finirebbe all'interno». E poi la proposta, così schietta e genuina: «Se vi piace, potete idearla».

Detto, fatto. Il Ceo Di Tondo le risponde con una lettera scritta a mano: «Cara Margherita volevo ringraziarti per essere così affezionata alla nostra pasta - afferma -. Ho passato la sfida ai miei colleghi che si occupano di ideare nuovi formati e mi hanno detto che ci lavoreranno, anche se non sarà facile». Lo scambio di lettere è datato «luglio». Qualche tempo dopo, però, ecco la vera sorpresa: qualche giorno fa a casa di Margherita è arrivata una scatola. Sopra c'è scritto «Dedicato a te». Scartato il pacco, la bambina trova una lettera: il mittente è Barilla: «Come ti avevo promesso - c'è scritto - abbiamo lavorato sulla tua bellissima idea dei tappi e siamo riusciti a produrre una prima versione nel nostro impianto pilota utilizzando la tecnologia 3D». Prosegue: «Ci potrebbe volere un po' di tempo per riuscire a produrli su larga scala, ma nel frattempo volevamo farli avere a te». Chissà che a breve non troveremo sugli scaffali «I tappi», la pasta preferita di una sognante Margherita.

A.Pin.