Botte alla compagna, anche il giorno di Natale

Era Natale, e in un certo senso lui fu più buono, come vorrebbe il detto. Alla compagna sferrò un pugno, quando in futuro avrebbero fatto anche peggio. Il cazzotto centrò l'occhio della malcapitata durante il pranzo a casa dei genitori di lui. Era stato un crescendo, cominciato con una serie di insulti e concluso con il versamento di una bottiglia di detersivo da bucato sulla nuca della ragazza. Lui 40enne italiano, lei immigrata dall'Est, di qualche anno più giovane: scene di questo tipo, ne avrebbero vissute diverse. Come nel maggio di due anni fa, quando per impedirle di uscire di casa con il figlio, lui - stando alle accuse - arrivò a strattonarla e a puntarle un coltello alla gola. Pochi giorni dopo, le «gentilezze» viaggiarono via smartphone: una decina di messaggi in 24 ore da parte di lui per dare a lei della «prostituta», con domande aggiuntive di questo tenore: «Quanto prendi per un'ora? 60 euro?»

Sempre il cellulare. Nell'aprile del 2023, trovando dei Whatsapp nello smartphone di lei ricevuti da uno sconosciuto. Alla solita sfilza di offese quella volta si aggiunse il proposito di levare di mezzo il presunto rivale uccidendolo. Il giorno dopo, la scena si ripeté, con l'aggiunta dell'aggressione al rientro di lei dal lavoro: lui, accusandola di tradimento, al ritorno dal lavoro la prese per il collo e la strattonò. E - sempre stando alle accuse - non desistette, quando lei riuscì a divincolarsi. Vedendola fuggire per strada portando con sé il figlio, le corse dietro. Per inseguire la donna, salì poi sull'auto, con la quale sfiorò la compagna e il figlio contro il muro di una casa.

Temendo il peggio, la giovane si infilò in una gelateria, da dove poté finalmente chiedere aiuto alle forze dell'ordine. L'ex compagno ieri ha patteggiato un anno e quattro mesi. Il Gup gli ha concesso la sospensione condizionale della pena a patto che segua (assorbendone i principi) con cadenza almeno bisettimanale un corso di recupero per maschi maltrattanti.

rob.lon.