Personaggio

Importante premio per Alessandro Nidi, un talento parmigiano al servizio del teatro italiano

Valeria Ottolenghi

«Questo premio vuole essere soprattutto un grazie, grazie di cuore da parte del teatro italiano»: iniziano così le motivazioni per il Premio dell’A.N.C.T., Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, ad Alessandro Nidi che verranno lette lunedì 11 novembre alla cerimonia che avrà luogo alle 17 al Ridotto del Teatro Verdi di Padova: sottolineata quindi la ragione di tanta riconoscenza, «in particolare per lo straordinario contributo regalato alla scena componendo musiche, guidando cantanti, mescolando generi, classica e pop, non solo e non tanto creando sottofondi, atmosfere, affiancando e arricchendo situazioni e personaggi, ma proprio partecipando con intelligenza e sensibilità alla drammaturgia delle messe in scena».

Parma conosce e stima infinitamente il proprio concittadino Alessandro Nidi, che ha contribuito in molteplici forme alla crescita del sapere musicale nella nostra città, specie, come sa riconoscere l’Associazione Critici, in dialettica con i linguaggi della scena, «qualità davvero rara, fondamentale per il teatro che non vuole rinunciare, insieme alla bellezza, ai suoi sensi più stratificati, significati a volte segreti, nascosti, che proprio la musica può riuscire a rivelare in forme stupefacenti, svelando anche complessità, contraddizioni, stati d’animo di singole figure, di un’intera società, inesprimibili a parole con la medesima, sintetica immediatezza».

Il Premio dell’A.N.C.T., non ha un’unica sede: si sposta ogni anno anche in relazione a particolari iniziative, quest’anno ospite del Teatro Stabile del Veneto, direttore artistico Filippo Dini, che proprio a Padova presenta «I parenti terribili» di Jean Cocteau, protagonisti, insieme allo stesso Dini, Milvia Marigliano, Mariangela Granelli, Giulia Briata e Cosimo Grilli, 6-10 novembre. Diversi i premi che verranno consegnati il giorno 11, ma qui faceva piacere evidenziare il riconoscimento al «nostro» grande e amatissimo Nidi, compositore, direttore d’orchestra arrangiatore e pianista. Una storia di multiformi esperienze in Italia e in Europa: collabora con l’orchestra sinfonica Toscanini, dirige in prima mondiale l’opera di Franco Battiato «Genesi», compone diverse opere, deliziose quelle per bambini, ha diretto per diversi anni le iniziative musicali delle Briciole e di Teatro Due. Ogni anno viene riproposta al pubblico l’ardua messa in scena, di Gigi Dall’Aglio, dell’«Istruttoria» di Peter Weiss, coraggiose le musiche di Alessandro Nidi. Di formidabile teatralità il Trio Gardel, con un bel repertorio legato al Novecento. Numerose le incisioni. Innumerevoli le collaborazioni con i teatri, come con il Massimo di Palermo per il «Pierrot Lunaire» di Schönberg. Preziosa la sua sensibilità educativa. Ha guidato, diretto, svelando speciali qualità vocali, grandi attrici come Maddalena Crippa, Adriana Asti, Laura Marinoni. E ancora e ancora. Ha creato le musiche dell’«Electra», regia di Peter Stein, a Epidauro; lunga la tournée, anche in varie città della Francia e della Spagna, del suo musical «Scrooge», da Dickens; ha accompagnato cantanti lirici creando sinergie collaborative con Lucio Dalla, Elio e le Storie Tese, Giorgio Conte, Francesco Guccini, partecipando a regie di Moni Ovadia, Mario Martone, Giorgio Barberio Corsetti…

«Bisogna fermarsi»: così a un certo punto delle motivazioni mentre si rinnova ancora il grazie iniziale da parte del teatro per Alessandro Nidi le cui musiche «sanno arricchirlo meravigliosamente, reso così, con la sua partecipazione, più denso, leggero, affascinante».

Valeria Ottolenghi