QUARTIERE LUBIANA

Pannelli fotovoltaici sul tetto della Newton per ridurre le emissioni, lavori al via a dicembre

Luca Molinari

A dicembre partiranno i lavori per ricoprire il tetto della scuola Albertelli-Newton di pannelli fotovoltaici per ridurre le emissioni inquinanti del quartiere Lubiana.

Il progetto esecutivo

La giunta ha da poco approvato il progetto esecutivo presentato da Parma Infrastrutture e proprio in questi giorni si è svolto un incontro tecnico con la scuola, in vista dell'entrata nel vivo dei lavori. Una volta svolta la gara per individuare l'impresa che realizzerà l'opera, inizierà il cantiere vero e proprio, che dovrebbe concludersi entro il prossimo giugno.

L'impianto

L’impianto fotovoltaico sarà il fulcro della Comunità energetica rinnovabile Lubiana (è la prima Comunit+ pubblica che viene attivata in città) e comprenderà l'istituto comprensivo Albertelli-Newton e l'asilo nido Mappamondo in qualità di produttori e consumatori di energia, oltre alla scuola materna Tartaruga, alla biblioteca Pavese, alla casa residenza anziani Sidoli e ad alcuni edifici Erp del quartiere, tra cui quelli che si affacciano lungo via Sidoli, in qualità di semplici consumatori.

L'importo dei lavori

L'importo complessivo dei lavori ammonta a 605mila euro, finanziato per 545mila euro dalla Fondazione Cariparma. A queste risorse si aggiunge il contributo della Regione di 40mila euro per la gestione della Comunità energetica. «La Comunità energetica del Lubiana” – dichiara Gianluca Borghi, assessore alla Sostenibilità Ambientale, energetica e alla mobilità del Comune - consentirà di ridurre di 110 tonnellate l'anno le emissioni di CO2». «L'intervento - prosegue - ha un altro importante obiettivo di medio-lungo termine: quello di diffondere i principi di sostenibilità alla base della transizione energetica della città a tutti i portatori d'interesse della comunità locale e delle istituzioni, per stimolare nuove forme di progettazione partecipata, accesso al credito e intercettazione di capitali privati per il tramite di accordi di partenariato pubblico privato». «La diffusione delle Comunità energetiche - osserva ancora Borghi - è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di Parma 2030, la missione europea della quale abbiamo l'onore di fare parte, non solo come Amministrazione, ma come città intera».

Il Comune si è quindi dotato di un modello giuridico apposito per inquadrare le comunità energetiche. Nei mesi scorsi il consiglio comunale ha dato il via libera alla costituzione della fondazione di partecipazione «Cer Parma 2030», il soggetto giuridico competente a gestire il funzionamento della Comunità energetica Lubiana e di quella del Campus (in corso di realizzazione da parte del Cnr).

Non solo. La fondazione di partecipazione governerà la nascita e la diffusione di altre Comunità energetiche in città. Questo soggetto giuridico vede tra i soci fondatori promotori oltre al Comune, l’Ausl, l’Università e il Cnr e rappresenta uno strumento chiave per il raggiungimento della neutralità climatica.

Le comunità energetiche infatti porteranno alla riduzione dei costi dell'energia degli edifici pubblici del Comune, favoriranno il contrasto alla povertà energetica, attraverso il coinvolgimento di edifici Erp, consentiranno ⁠la riduzione dei costi energetici di associazioni sportive e del terzo settore, per aiutarli ad affrontare l'aumento dei prezzi e anche il rischio di carenza energetica.

Da non sottovalutare infine la valenza educativa del progetto che mira ad aumentare la consapevolezza dell'importanza dei temi ambientali ed energetici, con particolare riferimento anche agli studenti delle scuole.

Luca Molinari