Il ricordo
Il bussetano Beppe Cantarelli: «Ero l'unico italiano nella band di Quincy Jones»
Vincitore di 26 «Grammy awards», Quincy Jones ha auto un solo italiano nella sua band: Beppe Cantarelli. Così il musicista bussetano ricorda come ebbe inizio la collaborazione con il mitico «Q»: «Nel 1981 conobbi a Milano Patti Austin, la cantante di Quincy Jones, alla Rai dov’era per una trasmissione condotta da Ornella Vanoni. Grazie a Pam Crocetti, manager di Quincy e di Patti, nel settembre del 1981 a Los Angeles conosco Jones proprio a casa sua. Ho approfittato dell’occasione per accompagnare Quincy allo studio di registrazione e, lungo il tragitto in auto, gli ho fatto sentire due canzoni che avevo scritto per Mina: “Sono sola sempre” e “Tu sarai la mia voce”. Il suo commento fu decisivo per la mia vita: “Il sound è grande, ma se vuoi combinare qualcosa in Usa, devi portare le chiappe (sic) qui da noi!”. Il 7 aprile del 1982 mi trasferivo a Los Angeles e, nell’estate, diventavo il chitarrista della band di Quincy Jones, per il tour “Dude”. Il bello è che, quando andavo dagli editori americani per un contratto e dicevo di suonare con Jones, non ci credevano e gli telefonavano, tanto che lui mi disse: “Ti scrivo una lettera, così smettono”. Poi è arrivato il contratto con la Emi. Perciò, se sono arrivato ai 100 milioni di dischi, devo dire “grazie Quincy!”».
Egidio Bandini