Lutto

Addio a Gianni Gorreri, il «padre» del marchio «Prosciutto di Parma»

Addio al «padre» del marchio «Prosciutto di Parma». Un uomo che ha dedicato la vita alla valorizzazione dei salumi e delle carni nazionali. La scomparsa di Gianni Gorreri ha infatti destato molta commozione. Esperto del settore, ha dato tanto per lo sviluppo del territorio e dell'Italia intera: un professionista capace e con quelle intuizioni da guidare le innovazioni più importanti del comparto.

Già direttore del Consorzio del Prosciutto di Parma e direttore per vent’anni di Assica, l'Associazione industriali delle carni e dei salumi, Gianni Gorreri aveva 80 anni. Dopo la laurea in Economia e commercio, aveva portato a buon fine uno studio sulla distribuzione del Parmigiano Reggiano in Inghilterra. E nel 1969 era entrato al Consorzio del Prosciutto, divenendone il primo direttore, fino al 1986, quindi il lungo periodo al timone dell'Assica fino al 2010.

In un'intervista sulla «Gazzetta di Parma» aveva confessato: «Il settore delle carni è stato un po' la mia “famiglia” e il suo sviluppo e le sue problematiche sono sempre stati al centro dei miei pensieri». In quei 18 anni al Consorzio del Prosciutto di Parma, era stata ottenuta la tutela nazionale della denominazione di origine del re dei salumi. «Tutela che ha determinato lo sviluppo del mercato - aveva raccontato Gorreri nell'intervista -, grazie anche alla prima campagna di comunicazione mass media con Ugo Tognazzi, con la produzione che passò in quegli anni da 400 mila a quasi 8 milioni di prosciutti stagionati in oltre 200 aziende, diventando l’ambasciatore del comparto nel mondo e il primo prodotto di salumeria esportato in America». Una carriera nell’ambito delle carni davvero importante. Gorreri era stato protagonista del grande sviluppo del comparto nel contesto nazionale e internazionale: nella produzione, nella commercializzazione e nella valorizzazione dei salumi. Vent'anni in cui era stata potenziata l’area sanitaria del settore, ampliati i mercati di esportazione e sviluppata la comunicazione e la promozione dei prodotti, con un impegno a 360 gradi nei riconoscimenti delle Dop e Igp. Gorreri aveva curato anche la pubblicazione di un volume, edito da Food Editore: «Salumi. Uomini, storie e prodotti d’eccellenza». Un volume di cultura manageriale e gastronomica in italiano e inglese, con fotografie, testimonianze e persino ricette. Un volume in cui aveva ripercorso «l’epopea di una delle eccellenze del cibo italiano, citandone soprattutto quei progressi in termini nutrizionali che mai hanno in ogni caso rinnegato la tradizione», aveva sottolineato in occasione della pubblicazione.

«Nel 1969 il Consorzio del Prosciutto era agli albori - ricorda Ugo Sassi, già presidente dell'industria di macellazione italiana ed ex vice presidente dell'Assica -. E Gianni Gorreri con le sue idee e il suo saper fare era riuscito a lanciarlo. Con Ugolotti aveva avuto l'idea del marchio Prosciutto di Parma e ne aveva curato anche tutto l'iter del riconoscimento a Bruxelles, ottenendo così grandi risultati. Sempre con quella passione e quell'entusiasmo che lo contraddistinguevano. Tant'é che ben presto era diventata la terza dop in Italia e la terza in Europa nel campo dei salumi. Dopo questo importante contributo al Consorzio, Gorreri era passato all'Assica e aveva continuato a fare gli interessi del settore carni in Italia, senza dimenticare la valorizzazione dei salumi, attraverso i marchi Dop e Igp: la mortadella di Bologna, il culatello di Zibello, il salamino italiano alla cacciatora e naturalmente il salame di Felino. Gorreri ha sempre lavorato con competenza, fornendo sempre consigli preziosi agli operatori del settore per la gestione dei marchi».

Una figura centrale a livello nazionale: «Sì - prosegue Ugo Sassi -, ha frequentato tutti i ministri dell'Agricoltura che si sono succeduti durante la sua carriera. Ed era molto considerato nei vari ministeri. Un uomo determinato ed estremamente democratico, con il carattere parmigiano: molto rispettoso dei valori che contano davvero e sempre convinto a portare avanti i progetti importanti».

Gianni Gorreri lascia l'adorata moglie Giuseppina e il figlio Matteo. I funerali si terranno questa mattina alle 11 partendo dalle sale del commiato Ade in viale della Villetta per la chiesa parrocchiale di Moletolo.