Parma in Centro

«La desertificazione del centro? Parte da lontano. Le chiusure delle strade con mercatini e manifestazioni non riescono a risolvere il problema»

L'intervento del comitato: «Evitare la chiusura delle strade»

Il comitato Parma in Centro interviene dopo le polemiche dei giorni scorsi legate all'allestimento del mercatino francese lungo via Garibaldi.

«La desertificazione del centro ha origini lontane - si legge - dai tempi della amministrazione della giunta Vignali, da quando si è pensato di chiuderlo senza creare strutture e servizi ,da quando si è puntato a trasformare le strade in plateatici ,da quando si è pensato di riqualificarlo favorendone solo l’utilizzo notturno, da quando si è cercato in tutti i modi di disincentivare la residenzialità togliendo parcheggi su strada e creando di fatto due parcheggi molto grandi, costosi che non riescono a soddisfare le esigenze di tutte le zone centrali e che vengono poco utilizzati sia per il costo che per la scarsa sicurezza».

A tutto questo «aggiungiamo i problemi creati da una immigrazione massiccia e mal gestita ,con sottovalutazione del problema sicurezza - osserva il comitato - tanto che nella passata amministrazione l’assessore Casa ha sempre negato il problema considerandolo solo una percezione ,declassando la polizia municipale a ruolo impiegatizio e togliendola dalle strade. Tutto questo ha costituito una tempesta perfetta di cui non ci possiamo stupire, da affrontare con interventi strutturali che da anni vengono richiesti da residenti e molti commercianti». «Gli uffici - si legge ancora - sono stati in massima parte decentrati per scomodità di accesso. Il centro storico durante la settimana ha bisogno di abitanti stabili e uffici altrimenti non si può sostenere con qualche turista . Le chiusure delle strade con mercatini e manifestazioni non riescono a risolvere la situazione e creano problemi fra ambulanti e negozianti ,sarebbe quindi più consono utilizzare le piazze, iniziando da quella della stazione».