Borgotaro
La vittima di Ramiola. Gerardo Carnovale arrivato da Cutro in cerca di fortuna
Si chiamava Gerardo Carnovale il 59enne precipitato domenica pomeriggio da un'altezza di circa 12 metri mentre stava effettuando lavori di manutenzione in uno stabilimento di Ramiola. Originario di Cutro (Crotone), dove era nato il 31 marzo 1965, risiedeva in Valtaro da oltre quarant'anni.
Nato in una famiglia numerosa - sei fratelli e due sorelle - aveva vissuto a Bedonia e, in seguito, si era trasferito a Borgotaro. Sposato con Antonia Ferrari, aveva avuto un figlio.
Carnovale ha dedicato la vita al lavoro di muratore e alla famiglia. Aveva mantenuto stretto il rapporto sia con i parenti che erano saliti a vivere al nord, che con quelli rimasti al paese d’origine, in Calabria dove, quando possibile, ritornava.
«Mio zio era proprio una persona buona, dal carattere solare – racconta il nipote Francesco – e non aveva mai avuto discussioni, mai un litigio con nessuno a Borgotaro. Ha dato tutta la sua vita e il suo impegno a sua moglie, a suo figlio e poi al suo lavoro. Casa e lavoro sono state davvero importanti per lui».
«Con Gerardo siamo cresciuti insieme, giù in Calabria - racconta il cugino Piero - perché aveva la stessa età di mio fratello. Avevamo un forte legame che si è mantenuto nel tempo, anche quando siamo saliti al nord. Siamo praticamente partiti insieme. Prima eravamo andati a Scandiano e poi lui, prima di sposarsi, era andato ad abitare a Bedonia. In seguito era venuto a Borgotaro. Sono passati 43 anni, una vita. Quello che è successo non mi sembra vero».
Nel frattempo, mentre proseguono gli accertamenti per ricostruire con esattezza le cause della tragedia, sono, il Movimento 5 stelle ha diffuso una nota per sottolineare che «la perdita di una vita umana in queste circostanze è un evento inaccettabile che ci spinge a riflettere con rinnovata serietà su ciò che significa lavorare in sicurezza. È imperativo agire con determinazione per prevenire il ripetersi di simili tragedie».
La nota è firmata dai coordinatori regionali dal gruppo M5S di Parma e dai candidati alle elezioni regionali.
Un comunicato è stato diffuso anche da Paolo Capone, segretario generale Ugl, il quale ha evidenziato «le carenze nella sicurezza sui luoghi di lavoro in Italia. È inaccettabile che nel 2024 si continui ad assistere a incidenti di questa gravità. Sollecitiamo le istituzioni e tutte le parti coinvolte a intervenire con urgenza e a varare norme più rigorose in materia di sicurezza sul lavoro».
Massimo Beccarelli