ELEZIONI

Liste, sorpasso Pd su FdI in provincia. La città rimane in mano ai Dem

Luca Molinari

Parma e provincia tornano a tinte rosse. Il Partito democratico si conferma, con largo margine, il primo partito della città e riesce e «scippare» la provincia a Fratelli d'Italia e al centrodestra, dopo che nel recente passato la Lega prima e il partito della Meloni dopo, avevano ampiamente prevalso.

Boom di Forza Italia
Uno dei dati più interessanti è l'exploit di Forza Italia, legato al cosiddetto «effetto Vignali». L'ex sindaco di Parma infatti ha fatto da traino agli azzurri, sfiorando quota 10 per cento a Parma e Provincia (in città è stata toccata quota 12 per cento). Un risultato brillante che supera ampiamente i risultati ottenuti nel recente passato e consente di ottenere un consigliere azzurro da Parma.

Fratelli d'Italia
Alle europee e alle politiche Fratelli d'Italia era risultato il più votato a Parma e provincia, ma ora è sceso al secondo posto, scalzato dal Partito Democratico e forse penalizzato anche dal boom di Forza Italia. Si tratta comunque di un bilancio più che positivo per FdI, dato che ha più che raddoppiato la percentuale di voti ottenuta alle scorse regionali (9,7 per cento), ma soprattutto - a distanza di trent'anni - avrà un consigliere regionale della circoscrizione di Parma a rappresentarla in consiglio regionale.

Calo per la Lega
Alle scorse regionali la provincia era tutta del Carroccio, che era riuscito ad eleggere due consiglieri nonostante la vittoria a livello regionale del Pd. Stavolta le cose sono andate diversamente, con la Lega che si è attestata sopra al 7,5 per cento a Parma e provincia e si è fermata poco sopra al 5 per cento in città. Si tratta comunque di un risultato superiore rispetto alla media regionale.

Bene Verdi-Sinistra
Positivo il risultato di Alleanza Verdi Sinistra che a Parma e provincia ha sfiorato il 6 per cento, mentre in città ha superato l'8 per cento, diventando il secondo partito più votato della coalizione di centrosinistra dietro al Partito democratico.

Male invece i Cinque Stelle, lontani dai risultati ottenuti ad europee e politiche. Non ha fatto presa sull'elettorato anche la lista dei riformisti, nonostante lo sforzo di unire diverse forze politiche. Modesti anche i risultati delle liste civiche a supporto dei due candidati presidente.