Al Paciolo-D'Annunzio
Fidenza, prof preso a pugni da un genitore
Un grave ed inquietante episodio è accaduto all’interno dell'istituto superiore Paciolo-D’Annunzio: un docente della scuola di via Manzoni, è stato aggredito.
Il genitore di un alunno gli ha sferrato un pugno in pieno volto e il professore è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso.
Il fatto ha suscitato grande sdegno e clamore fra i docenti, gli studenti, i genitori. Non sono noti i motivi all’origine del deprecabile gesto, sul quale sono in corso indagini da parte delle forze dell’ordine. L'ipotesi più accreditata è quella dell'esistenza di problemi scolastici del figlio del genitore violento.
Intanto all'istituto Paciolo-D’annunzio è apparso uno striscione, contro la violenza. E il dirigente scolastico Ciro Marconi, ha inviato una nota agli studenti, alle famiglie, ai docenti e al personale Ata sottolineando che «il Paciolo-D’Annunzio rifiuta ogni forma di violenza».
Altri cartelli esposti nei corridoi recitano «Divieto di accesso alla violenza».
«Non sono slogan generici - rileva il dirigente Marconi nella comunicazione -. Li hanno scritti i nostri studenti dopo aver riflettuto con i propri insegnanti riguardo al brutto episodio, avvenuto qualche giorno fa all’interno della scuola, che ha visto l’aggressione fisica e verbale di un nostro docente da parte di un genitore. Un fatto gravissimo che ha leso non solo la dignità del docente coinvolto, ma la dignità stessa di tutta la nostra scuola. E chi ha commesso questa violenza ne risponderà di fronte alla legge. Vogliamo tutti insieme, personale scolastico, studenti e famiglie, affermare che questo non è accettabile. La violenza in ogni sua forma non può e non deve trovare spazio all’interno della scuola. In quel gesto scellerato, infatti, in un attimo sono state annullate tutte le parole, annientati tutti i pensieri, azzerati tutti i valori, che sono l’essenza stessa dell’istruzione e dell’educazione che siamo impegnati a trasmettere. Ma la scuola, anche se ferita, non può abdicare al proprio compito. Dopo l’iniziale stordimento e la tanta rabbia per il torto subito, abbiamo ripreso a fare e ad essere scuola: a trarre un insegnamento importante anche da un brutto episodio, riflettendo insieme ai nostri ragazzi sull’importanza del rispetto e del rifiuto di ogni violenza come fondamento di qualsiasi relazione, e a maggior ragione della relazione educativa tra docenti e studenti, tra scuola e famiglia».
Interpellato sulla vicenda, il sindaco Davide Malvisi ha sottolineato. «Non ci sono parole per commentare un fatto come quello accaduto al Paciolo-D’Annunzio. Solo tanta, tanta amarezza. Ci spendiamo quotidianamente per educare le generazioni più giovani, nella convinzione che questa sia l’unica vera forma di investimento per una società migliore, più sicura, più solidale, ma se poi dobbiamo misurarci con comportamenti come questi cadono davvero le braccia. Non voglio neanche sapere quali possano essere stati i motivi alla base di questo episodio violento: dentro una scuola nulla, ripeto, nulla può essere affrontato e risolto con la violenza. Pertanto massima solidarietà al docente coinvolto, a chi lavora in quella scuola e al figlio o figlia del genitore protagonista in negativo di questa triste vicenda e che purtroppo in questa occasione non è stato di buon esempio».