L'appello
Antonini dell'Anmic: «Mai più eventi non accessibili ai disabili. Il Comune conceda patrocini solo a iniziative senza barriere»
Mai più eventi non accessibili a Parma. È la sezione provinciale di Anmic, l’associazione nazionale di tutela e rappresentanza delle persone con disabilità, a lanciare l’appello, a pochi giorni dalla presentazione alla città del Peba, il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche, in occasione della quale Anmic Parma, insieme al suo gruppo di lavoro, Parmaccessibile, ha depositato una proposta affinché non accada più che vengano organizzati mostre e concerti inaccessibili.
Si tratta di una modifica alla procedura di rilascio del patrocinio del Comune, in maniera tale che il sostegno dell’ente pubblico avvenga solo a fronte del rispetto dei requisiti minimi di accessibilità. «Chiediamo che il patrocinio del Comune, e auspicabilmente di tutti i Comuni della provincia, venga concesso soltanto agli eventi accessibili - spiega il presidente di Anmic Parma, Walter Antonini, alla vigilia della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità -: questo rappresenterebbe un importante deterrente per gli organizzatori di iniziative in luoghi pieni di scale e privi di ascensore. Van Gogh, Degas, Toulouse-Lautrec sono solo alcuni dei grandi nomi dell’arte le cui opere le persone con disabilità non hanno potuto apprezzare. Per non parlare dei concerti organizzati in palazzi dai quali centinaia di cittadini e turisti rimangono esclusi, perché non esiste alcuna misura di superamento delle barriere».
«Vedere il logo del Comune, in alcuni casi anche della Regione, sui materiali promozionali di questi eventi, restituisce un’immagine paradossale - osserva Antonini -: da una parte, con fondi anche regionali, il Comune redige un piano per rendere la città più accessibile e dall’altra supporta eventi di organizzazioni private a cui le persone con disabilità non possono accedere. Ci sentiamo parte di questo processo condiviso grazie al coinvolgimento dell’amministrazione, pertanto vogliamo portare un contributo costruttivo: in un’epoca in cui lavoriamo molto sull’accessibilità universale, con attenzione anche alle disabilità sensoriali e intellettive, non possiamo permetterci che non si possa nemmeno entrare a una mostra. Siamo i primi a sapere che in certi edifici non si possa installare ascensori, ma esistono molte soluzioni per superare le barriere, come i montascale a cingoli, che si possono anche noleggiare». Infine, il presidente Antonini sottolinea gli importanti risultati ottenuti sul fronte dell’accessibilità: «L’amministrazione sta mostrando grande attenzione ai temi dell’inclusione sociale, per questo siamo fiduciosi sul fatto che si arrivi a una nuova procedura. Con Tep si è aperto un bel dialogo, per mappare le fermate non accessibili e formare gli autisti alla relazione con le persone fragili, e abbiamo accolto con grande favore l’annuncio del bando del Comune per 12 nuove licenze di taxi, di cui due per auto attrezzate al trasporto delle persone in carrozzina».
r.c.