Lilli e il Vagabondo
Troppi problemi al canile gattile comunale di Parma: sciopero dei lavoratori
Box pericolosi, topi, orari fuori regola e oltre un centinaio di gatti morti in quasi un anno. I lavoratori del canile e gattile di Parma hanno annunciato uno sciopero per lunedì 16 dicembre. E intanto il Comune decide di affidare la gestione ad Ade, la società di servizi cimiteriali.
Lo stato di agitazione è scattato per questioni irrisolte nel polo integrato animali d’affezione «Lilli e il Vagabondo». Problematiche che riguardano la salute e la sicurezza dei 16 lavoratori della cooperativa Multiservice, nonché quella degli animali.
I lavoratori chiedono da tempo di risolvere «la mancata consegna di adeguati dispositivi di protezione - fa sapere Fp Cgil Parma - e divise di lavoro; il mancato lavaggio delle divise di lavoro per attività che presentano un elevato rischio biologico; i locali non sufficientemente puliti e la presenza di topi; infine, la mancata programmazione dei corretti orari di lavoro, soprattutto nell'area del gattile, dove gli operatori part time hanno firmato orari contrattuali che non vengono rispettati perché ogni settimana si effettua una programmazione di orari diversi che tra l’altro vengono comunicati senza congruo preavviso; per non dimenticare l'insufficienza di personale nel gattile con richiesta di effettuazione di ore supplementari e straordinarie che non vengono correttamente retribuite; la mancanza di un supporto di direzione del polo soprattutto per le numerose incombenze amministrative e di gestione dell’utenza per informazioni e pratiche di adozione che vengono svolte dagli operatori sottraendo tempo alla cura degli animali».
Una situazione di emergenza che continua da agosto e che, come conferma Fp Cgil, è stata più volte comunicata dai lavoratori e dalla coordinatrice del gattile, dove è presente «un alto numero di cuccioli e di gatti ospitati e il perdurare della parvovirosi. Questo - specifica ancora Fp Cgil - oltre ad incidere sui carichi di lavoro e sul continuo ricorso al lavoro straordinario e supplementare mette a rischio la tutela e il benessere degli animali ospitati».
Chiaramente se prima del 16 dicembre sarà indetto un tavolo di lavoro per affrontare tutte le problematiche lo sciopero sarà annullato. In tutti i modi, per quel giorno i lavoratori garantiranno un presidio minimo nel canile gattile, per somministrare cibo e terapie salvavita agli animali ospitati.
Anna Maria Mulazzi, volontaria al gattile di Parma da oltre vent'anni, conferma che si tratta di «una situazione mai vista prima - dice -. Gli operatori devono scendere in sciopero per tutelare gli animali ospiti della struttura comunale. Animali che per legge sono di proprietà del sindaco. Noi volontari ci aspettiamo un intervento immediato del sindaco per sanare una situazione inaccettabile».
I lavori in commissione
I toni sono stati meno accesi rispetto al consiglio comunale di lunedì, ma la discussione sulla situazione del canile comunale ha tenuto banco anche ieri pomeriggio, durante la seduta congiunta delle commissioni «Garanzia e controllo» e «Cultura, Sport, Cultura e Diritti» presiedute rispettivamente da Priamo Bocchi e Gabriella Corsaro.
All'ordine del giorno l'affidamento in house ad Ade - la società di servizi cimiteriali - la gestione del canile comunale. A illustrare le ragioni di questa scelta è stato il vicesindaco Lorenzo Lavagetto. «Negli ultimi 7-8 anni - ha spiegato - la gestione del canile è stata affidata, tramite bando, ad operatori reperiti sul mercato. Il modello, in più di una circostanza, ha dimostrato di avere delle criticità, soprattutto nel rapporto col committente, perché ci si trova davanti a un servizio fuori dall'ordinario». «Stiamo ragionando sull'affidamento in house da 6-7 mesi - ha proseguito - per migliorare il servizio. La scelta nei confronti di Ade riguarda la politica di questa società che, ormai da tempo, sta valutando iniziative economiche per ampliare la propria attività e fronteggiare un futuro in cui sembra affermarsi la pratica della cremazione, incidendo sui fatturati. L'affidamento prevede uno stanziamento di 2,5 milioni per 5 anni».
Ade si occuperà della gestione del canile, ma anche dei servizi di tumulazione e conservazione delle ceneri degli animali. Durante i lavori è stato anche annunciato che il gattile di Vicofertile sarà trasferito altrove.
Priamo Bocchi (FdI), sia intervenendo in commissione che attraverso una nota, ha spiegato di aver visitato il canile mercoledì scorso «dopo le numerose segnalazioni ricevute», constatando «diversi problemi e le condizioni non adeguate della struttura». Bocchi inoltre non ha nascosto il proprio scetticismo sull'affidamento in house. «Non credo che questa sia la strada giusta per risolvere i problemi del canile» ha osservato. Gabriella Corsaro (Pd), sottolineando il grande lavoro svolto in commissione sul canile, ha ricordato gli sforzi per ammodernare la struttura, ormai vecchia, del canile. Maria Federica Ubaldi (Civiltà Parmigiana) si è soffermata sulla mancanza di una manutenzione adeguata e sulla necessità di trovare soluzioni innovative. Per Enrico Ottolini (Europa Verde) il canile deve diventare un centro di servizi. Importante secondo Sandro Campanini (Pd) «cercare di adeguarsi alle aspettative sempre più alte della società».
Luca Molinari Mara Varoli