SALSO
Mondelli (Tst): «Il termalismo resta il cuore della nostra offerta»
Tempo di bilanci e di prospettive, questa fine del 2024, anche per Terme Tst.
Presidente Mondelli, dal 2015, quando avete preso in gestione le terme è passata molta acqua sotto i ponti, cosa è cambiato oggi per le terme di Salso e Tabiano rispetto ad allora?
«È verissimo. Da allora molto è cambiato, ma soprattutto una cosa è sotto gli occhi di tutti: nel 2015 prendemmo in carico un’azienda che era a tutti gli effetti già fallita. I libri erano pronti per essere portati in tribunale e i dipendenti avrebbero probabilmente perso il posto di lavoro. Oggi la situazione è cambiata radicalmente: l’azienda è tornata florida e sana, i conti sono in ordine e i bilanci tutti gli anni sono in attivo».
Nel 2015 avete preso in affitto tutti i rami d’azienda termale: gli stabilimenti, i prodotti, Villa Igea. Qual è stato il focus di questo primo periodo?
«In questa prima fase ci siamo concentrati nel mettere in sicurezza l’azienda e assicurare una transizione positiva, dal pubblico al privato. Il mio ruolo è stato rilevante soprattutto come collante tra i vari soggetti coinvolti: ente pubblico, banche, fornitori, sindacati e dipendenti. In questa fase abbiamo riqualificato le attività termali con investimenti ad hoc, formazione di nuovo personale e sviluppato i vari prodotti aziendali in vista della successiva acquisizione diretta dell’azienda».
Con l’acquisto dei rami d’azienda, cos’è cambiato rispetto al periodo precedente?
«Personalmente mi sono concentrato sulla valorizzazione degli asset aziendali delegando al managment la gestione operativa. Qui a Salsomaggiore ci siamo focalizzati sul progetto “Campus della salute” con la creazione allo Zoja di un polo integrato di servizi per la cittadinanza: la “Casa della salute” con il Cup, gli spazi dedicati ai medici di medicina generale e alla pediatria di libera scelta, l’area per la salute mentale e lo spazio donna, che sono stati tra i primi accordi presi. Poi abbiamo stretto un’importante partnership con il “Centro Airone”, abbiamo rinnovato la hall e l’ingresso, aprendo un’ottima caffetteria e una parafarmacia integrata con lo shop dei prodotti termali. A piano terra si sono attivati i nuovi servizi diagnostici, con Rx, Tac, Moc e servizi ecografici ed è stato aperto il reparto riabilitativo Rehab, dove un’equipe di medici e fisioterapisti si occupano di riabilitazione a 360 gradi. Abbiamo ristrutturato il reparto di idroterapia con nuovi camerini e spazi dedicati anche ai bagni e ai fanghi termali e abbiamo collocato, al terzo piano, una palestra aperta a tutti. A Tabiano, tra le tante riqualificazioni abbiamo ristrutturato la palazzina uffici per farne la sede direzionale, ma la pandemia ci ha costretti a cambiare programma, facendoci spostare alla Warowland di Salso. Grazie alla partnership con Lumen si è rilanciato il centro benessere T-Spatium che sta funzionando molto bene. Infine, sia per Tabiano che per Salsomaggiore, abbiamo stabilizzato i numeri delle presenze nel termale, che sono tornati, negli ultimi due anni dopo la crisi del Covid, a crescere. Certo il termalismo di oggi non è, e non sarà più quello degli anni ‘80/90, ma continua a rappresentare il cuore della nostra offerta di salute. E devo dire che oggi siamo soddisfatti di quanto abbiamo fatto per mettere in sicurezza e valorizzare entrambe le aziende termali, superando le terribili difficoltà degli anni della pandemia».
Ultimo accenno a Villa Igea.
Sì, la clinica termale riabilitativa, dove i lavori di riqualificazione non si sono mai fermati e sono tutt’ora in corso nella nuova area che verrà destinata ai solventi, in un contesto innovativo, organizzativo e strutturale, con apertura delle attività già nel corso del 2025 al quale guardiamo con fiducia, consci di guidare un’azienda solida e sana che ha ancora diversi progetti di sviluppo in cantiere, comprese alcune partnership importanti nel settore, ampliando ulteriormente la nostra offerta».
Egidio Bandini