INTERVISTA

Capossela: «Natale e Santo Stefano al Fuori Orario»

Pierangelo Pettenati

Per Natale e Santo Stefano Vinicio Capossela sarà in concerto al Fuori Orario di Taneto di Gattatico per i suoi ormai tradizionali spettacoli natalizi. Quest’anno, i concerti non sono gli unici ma arrivano dopo la pubblicazione di un album dedicato alle feste, l’uscita nelle sale cinematografiche del film «Natale Fuori Orario» e un vero e proprio tour con date in Italia e anche all’estero

I due appuntamenti al Fuori Orario restano un momento unico all’interno dell’attività artistica di Capossela, come racconta alla Gazzetta: «In questi anni anni abbiamo tenuto vivo il repertorio stesso, che si è sviluppato nei concerti delle feste, è maturato in tutti questi anni e ha avuto il Fuori Orario sempre come una specie di palestra di pratica. Nell’unico anno in cui non potevamo suonare al Fuori Orario, cioè nel 2020, abbiamo registrato l’album e anche questo è stato un modo di celebrare la ricorrenza. La festa è uno stato d’eccezione anche nel repertorio musicale che si suona e noi da tanti anni abbiamo scelto di accompagnare questo periodo suonando canzoni che altrimenti non suoniamo nel resto dei concerti».

Questi due concerti saranno come gli altri del tour o saranno speciali?

«Quello del Fuori Orario rimane speciale perché è l’unico che si fa proprio a Natale, quindi è un vero concerto natalizio e questo cambia la scaletta, cambia l’approccio, cambia proprio la situazione. Scegliere di passare insieme una data che sia il 25 o il 26, significa scegliere la famiglia allargata, significa proprio fare Natale insieme e riconoscere uno stato di appartenenza più vasto, uscire da quelle strettoie, a volte un po’ ingombranti, e porsi fuori da quella grande recita che è il Natale».

Di tutti i concerti di Natale al Fuori Orario ce n’è uno a cui sei particolarmente legato?

«Ogni volta che festeggi il Natale non stai a ricordare quelli precedenti. È come il compleanno, non mi occupo degli anni che sono passati ma mi piace festeggiare di essere venuto al mondo. Mi piace però che ogni volta ci sia un riferimento alla società civile, come quest’anno, fatto in collaborazione con Emergency».

A questo proposito, in questi concerti c’è il divertimento, c’è la gioia di stare insieme, ma anche molta spiritualità. Quanto c’è bisogno di ritrovare i valori profondi e sinceri?

«Secondo me parte del Natale è anche una forma così di intimità, di raccoglimento, però in questo caso è un’intimità partecipata. È uscire da sé attraversando se stessi, come nel più famoso racconto di Natale della storia, il Canto di Natale di Dickens, dove un uomo, attraverso la vita dei fantasmi, deve fare i conti con se stesso. Il fatto che il mondo vada bene o male è una cosa esterna a noi, però il confronto con la nostra stessa coscienza è uno dei temi della suggestione della festa di Natale e chiaramente anche nel nostro concerto questa cosa è presente».

Cosa diresti per invitare gli indecisi?

«Che l’occasione e il luogo sono soltanto lì. Al Fuori Orario c’è una storia e le cose quando hanno una storia hanno un valore diverso. Per noi è sempre stata la migliore scappatoia per appropriarci della festa di Natale, un modo diverso di fare quello che si fa di solito. È una via di fuga. E poi abbiamo due presenze meravigliose: uno è Christopher Wonder, che viene da Los Angeles e averlo è sempre un’eccezione; con lui facciamo anche “Fairy Tale of New York” dei Pogues che nessuno di noi si permetterebbe di cantare. Però lui ha la credibilità per farla, accompagnato dalla voce femminile di Angela Zodiac. L’altra è Nadia Addis, meravigliosa e poetica funambola, che dà una componente magica a tutto. E infine una band consolidatissima: normalmente i nostri concerti natalizi vengono provati nelle ore tra il pranzo e l’inizio del concerto, invece quest’anno ci arriviamo belli provati. Sarà un concerto in bella copia».

Pierangelo Pettenati