LAGO SANTO
Rifugio Mariotti, l'abbraccio a Marcello e al suo staff
Che sia uno dei luoghi «del cuore» dei parmigiani è noto. Suggestivo e unico nel suo genere. E complice le vacanze natalizie, la neve e le giornate di sole che le hanno accompagnate, sono state tante nei giorni scorsi le persone salite al Lago Santo e soprattutto al Rifugio Mariotti, per godersi la calda accoglienza che da sempre regala ad escursionisti e amanti della montagna.
Un’occasione per immergersi nell’atmosfera resa ancora più suggestiva dalla neve, ma anche per «salutare» il padrone di casa Marcello Montagna e il suo staff, che dal nuovo anno (garantendo però l'apertura sino a fine gennaio) lascerà il rifugio dopo 14 anni di gestione.
Tanti gli attestati di stima e i ringraziamenti che si sono susseguiti in questi giorni, per la disponibilità e l’accoglienza che ha sempre garantito agli ospiti e per il bel ricordo che lascia ad ognuno di loro. Un attaccamento alla struttura che ha dimostrato ancora una volta, garantendo l’apertura del rifugio nel periodo natalizio e nei fine settimana di gennaio, per la gioia di tutti gli amanti del luogo, in attesa che venga completata la proceduta che permetterà di individuare il nuovo gestore.
A seguito della rinuncia di Montagna, la sezione di Parma del Cai infatti, proprietaria della struttura, nelle scorse settimane ha emesso un bando pubblico per l’affidamento del Mariotti. Procedura che ha riscosso notevole interesse come testimoniano le decine di candidature giunte: attualmente sono 7 i progetti che hanno superato la prima fase di selezione e che si contenderanno la gestione del rifugio. L’assegnazione definitiva è prevista tra fine gennaio e inizio febbraio, con la riapertura ufficiale fissata per l’inizio di aprile.
Quello di Montagna però non è un addio. Continuerà infatti ad essere presente al Lago Santo, proseguendo il suo lavoro per il funzionamento della seggiovia, che anche in questi giorni era attiva ed ha permesso a tante persone di salire fino al lago. E se per il Mariotti le prospettive sono chiare, la situazione del Rifugio Lagoni appare ancora incerta, con la struttura chiusa. Situazione, quella della struttura della Provincia, che è l’epilogo di una lunga vicenda che si è conclusa - passando dal tribunale - con la risoluzione del contratto con la cooperativa che lo gestiva.
Maria Chiara Pezzani