Elezioni
Per 12 Comuni le elezioni slittano di un anno
La circolare del ministero dell’Interno relativa al rinnovo delle amministrazioni comunali elette nel 2020 e nel 2021 tocca anche alcuni Comuni del parmense, i cui sindaci hanno visto prorogato il termine del proprio mandato. Nel 2025 quindi voterà soltanto Varano Melegari il cui comune è stato commissariato. Resta poi l’incognita Fontevivo.
Le amministrative nel biennio 20-21, a causa dell’emergenza Covid-19, erano state rimandate rispetto a quanto prevede la norma, ovvero che si svolgano tra il 15 aprile e il 15 giugno. Così nel settembre 2020 erano andati al voto i cittadini di Palanzano, Pellegrino parmense, Soragna, Varano Melegari e Fontevivo, le cui amministrazioni rimarranno quindi in carica oltre i cinque anni, fino alla primavera del 2026.
Stessa cosa avverrà per i comuni di Borgotaro, Busseto, Felino, Fontanellato, Neviano, Sala Baganza, San Secondo e Traversetolo, i cui sindaci sono stati eletti nell’ottobre 2021 e andranno al voto tra aprile e giugno del 2027.
«Una scelta di responsabilità» la definisce il sindaco Simone Dall’Orto, che rimarrà in carica quindi fino alla primavera del ‘27. «Con il rinvio legato alla pandemia siamo andati al voto praticamente a fine anno e la scelta di posticipare ha senso, in particolare dal punto di vista operativo. Entro il 31 dicembre ci sono dei termini da rispettare quali il bilancio di previsione e le conseguenti scelte fatte in base alle risorse a disposizione: laddove non ci fosse continuità, si potrebbero creare dei problemi a livello amministrativo. Ritengo quindi il ritorno alla normale scadenza una scelta giusta».
La proroga è stata accolta con favore anche dall’amministrazione di Neviano degli Arduini. «Questi mesi in più possono servire per garantire di terminare i lavori in programma e portare a conclusione i progetti iniziati – commenta il sindaco Raffaella Devincenzi -. Abbiamo avuto la possibilità di accedere a diversi finanziamenti, in particolare sul Pnrr, e questi mesi in più ci permetteranno di poter vedere realizzate le opere che abbiamo iniziato. Come amministrazione siamo contenti di poter lavorare ancora un po’». Non del tutto convinto il sindaco di Palanzano, che avrebbe visto terminare il proprio mandato il prossimo settembre, prorogato invece alla primavera del 2026. «Accetto la decisione, ma mi danno fastidio le cose non programmate – evidenzia -. Il mandato dura 5 anni e doveva durare 5 anni. D’altro canto vedrò almeno terminati alcuni lavori che hanno preso avvio in questi mesi».
Unica eccezione potrebbe essere il Comune di Fontevivo, su cui pende ancora la vicenda legata all’incompatibilità del sindaco Fiazza, e che potrebbe andare al voto già quest’anno. Fiazza infatti è stato eletto a novembre consigliere regionale, ruolo incompatibile con la carica da primo cittadino. Non essendosi ancora espresso circa la rinuncia ad uno dei due incarichi, gli scenari possono quindi essere diversi: le dimissioni da consigliere regionale e la prosecuzione dell’incarico da sindaco fino alla naturale scadenza, ovvero la primavera del 2026. Oppure potrebbe dimettersi da sindaco e in questo caso il Comune verrebbe commissariato e si andrebbe ad elezioni nella prima tornata utile, cioè tra aprile e giugno 2025. Lo stesso accadrebbe con il terzo scenario, il più probabile ad oggi, con il consiglio comunale a sancire la decadenza e il conseguente subentro della vice Enrica Cavazzini fino alle elezioni, che si terrebbero nella primavera 2025.
Maria Chiara Pezzani