Il caso
Cesari e Serpagli offrono collaborazione a Fadda
L'intervista rilasciata dal presidente della Provincia Alessandro Fadda al direttore della Gazzetta di Parma continua a far discutere.
Nicola Cesari, sindaco di Sorbolo Mezzani, che si era candidato come alternativa a Fadda, interviene a sua difesa. Secondo Gianpaolo Serpagli (Pd), sindaco di Bedonia ed ex presidente della Provincia ma anche secondo Francesco Mariani (centrosinistra), sindaco di Compiano, la montagna del parmense sarebbe stata dimenticata. Stessa critica è arrivata anche da Tommaso Fiazza (Lega) ex sindaco di Fontevivo neo eletto al Consiglio regionale e Diego Giusti (Lega) sindaco di Bore.
Cesari spezza ora una lancia, esprimendo dubbi sulle critiche arrivate sia dalla sinistra che dalla destra.
«In qualità di sindaco e di “sfidante” alle recenti elezioni provinciali, mi sento in dovere di intervenire. Ho partecipato all’assemblea dei sindaci a fine dicembre, sede in cui i primi cittadini venivano chiamati a votare il bilancio di previsione della Provincia; io, ad esempio, ho espresso il mio voto favorevole, motivandolo. Resto basito quindi dal comportamento di alcuni miei colleghi, che nella predetta seduta hanno espresso voto favorevole, o si sono astenuti, uscendosene oggi con certe dichiarazioni sulla stampa. Mi pare strano – e forse un filo strumentale - prendersela in questo modo con chi è entrato in carica da soli tre mesi. Uscite del genere potrei figurarmele da persone senza molta esperienza e lungimiranza, non certo da veterani in campo amministrativo come Serpagli, Mariani e Fiazza. Comprenderei di più critiche rivolte a chi ci è stato fino all’altro giorno, avendo lo stesso Fadda più volte ribadito che questo bilancio era “figlio” di scelte altrui e, a parere mio derivanti dall’alto. Desidero comunque ricordare l’entità dell’ultimo risultato elettorale provinciale, tutt’altro che prevedibile all’origine; a chi di dovere, rammento che al 45% di Cesari hanno contribuito consiglieri comunali legittimamente eletti in tutta la provincia, espressione quindi dei cittadini, di destra, sinistra o centro. Se posso sollevare una critica ad Alessandro, è quella di non aver tenuto conto del risultato finale, nonostante le parole apparse sulla stampa in cui diceva di voler offrire maggior attenzione a quel 45%. Senza tenerne conto non ci si può meravigliare se dalla Regione poi non si ottengono i riconoscimenti auspicati e tanto decantati in campagna elettorale».
Per parte sua Serpagli offre a Fadda un'occasione di confronto: «Sono pronto al dialogo costruttivo con la Provincia di Parma per rafforzare la collaborazione e trovare soluzioni a favore del rilancio di Val Taro e Val Ceno. Per queste ragioni sono disponibile ad incontrare il presidente Fadda, delle cui capacità non ho mai dubitato, al quale rinnovo la mia fiducia consapevole del fatto che, essendo stato eletto tre mesi fa, non può aver trovato una soluzione ai tanti problemi di tutto il territorio provinciale, ma credo che l’attenzione di cui necessitano i nostri territori abbia bisogno di un impegno forte e straordinario».
La Val Taro e la Val Ceno con il loro spirito resiliente, citato anche dal presidente Fadda - sottolinea Serpagli - sono pronte a fare la propria parte, mettendosi a disposizione come sempre della Provincia per un confronto a tutto campo su quelle che sono le principali problematiche del territorio certi di poter trovare nell’ente di palazzo Giordani il necessario ascolto per concretizzare progetti vitali per le nostre valli. C’è stato un dibattito serrato negli ultimi giorni, sulla stampa, frutto forse anche di qualche incomprensione. Il modo migliore per andare avanti è quello di lavorare, insieme, per il bene di tutto il territorio».
Ecco, quindi, che i tanti temi al centro del dibattito politico negli ultimi giorni potranno essere affrontati; dalla programmazione scolastica, alle innovazioni sulla formazione che insieme alle aziende la val Taro e val Ceno stanno portando avanti passando per i servizi sociosanitari fino alla viabilità. In Val Taro e Val Ceno si trovano 400 dei 1.200 km di strade di competenza della Provincia, così come una parte consistente degli oltre 800 ponti monitorati dall’ente di palazzo Giordani. «Per il bene delle nostre comunità – conclude Serpagli - ho sempre pensato che il confronto aperto, anche vivace, sia utile. Il mio atteggiamento è sempre andato nella direzione di far valere le ragioni dei nostri cittadini, l’esigenza delle nostre aziende e la forza delle nostre valli confrontandomi con chiunque, dialogando insieme per migliorare il territorio».
r.c.