La protesta

San Prospero, i residenti: «No all'antenna di 36 metri davanti a casa. Vogliamo un incontro col Comune»

Mara Varoli

«No all'antenna di 36 metri davanti al nostro cancello». Gli abitanti del condominio «Le rimesse» in via Quingenti, che conta ben 11 famiglie, tornano all'attacco. Perché secondo alcune indiscrezioni, nonostante le proteste, sarebbe stato depositato in Comune il progetto per la realizzazione a San Prospero di questa altissima antenna per telefonia mobile.

Ma ricapitoliamo quello che è accaduto. Già a luglio i residenti del condominio si erano rivolti alla «Gazzetta di Parma» perché preoccupati per l’installazione dell’antenna: «Alla fine di aprile alcuni tecnici ci avevano informato che erano in corso delle misurazioni proprio nella zona immediatamente prospiciente al condominio - continuano i residenti -, nonostante l’ampio spazio a disposizione: ci troviamo in aperta campagna e le alternative non mancano. Dalle verifiche effettuate, tramite il legale incaricato, ai tempi non risultava depositata in Comune nessuna richiesta in merito, ma il 24 settembre scorso è stata inviata preventivamente sia al Comune che alla società Inwit una nuova comunicazione per ribadire la richiesta di posizionare l’antenna ad una maggiore distanza dal condominio. All’interno di tale comunicazione è stata peraltro formulata una proposta alternativa, riferita ad un terreno che si trova nelle immediate vicinanze, a circa 400 metri di distanza».

Come già pubblicato nel precedente articolo della «Gazzetta», i residenti non si oppongono alla realizzazione dell’antenna, ma chiedono unicamente di non posizionarla a ridosso dell’edificio residenziale. Per cui ora si chiede un incontro in Comune, per «avviare un dialogo che coinvolga anche la società Inwit al fine di definire una soluzione di buon senso nell’interesse di tutti e tale da limitare il danno estetico e patrimoniale derivante dall’installazione davanti alle nostre case - insistono i residenti -. E’ ragionevole ipotizzare che la motivazione che ha portato ad individuare il posizionamento dell’antenna in prossimità del condominio sia perché a fianco del punto individuato dalla società sono presenti gli allacci alla rete elettrica e telefonica e quindi l’installazione avrebbe costi più vantaggiosi. Ma un antenna di 36 metri sarebbe un vero sopruso».

Proprio nei giorni scorsi, gli stessi residenti sono venuti a conoscenza «che ad inizio gennaio è stato depositato allo sportello del Comune il progetto per la realizzazione dell'antenna proprio in via Quingenti - confermano gli abitanti -. Il nostro legale ha fatto richiesta di accesso agli atti per verificare i contenuti del progetto. Nell'attesa chiediamo al Comune di avviare un costruttivo tavolo di confronto finalizzato a trovare una soluzione a tutela dei residenti, soluzione da concertare con la società che intende realizzare tale infrastruttura nel più breve tempo possibile. L’obiettivo è di trovare una soluzione che soddisfi tutti i soggetti coinvolti. L’installazione di un'antenna alta 36 metri proprio a ridosso delle abitazioni provocherebbe una conseguente svalutazione economica degli appartamenti, oltre al fatto che non è un bel vedere. E quello non è il solo punto in cui si può mettere l'antenna, proprio perché ci troviamo in campagna e gli spazi a disposizione non mancano. Noi residenti abbiamo già sottoposto preventivamente sia al Comune che a Inwit a settembre una soluzione a poche centinaia di metri di distanza. In seguito all'incontro con Comune, si potrebbe organizzare un sopralluogo e così trovare una nuova posizione condivisa da tutti i soggetti coinvolti nella vicenda. Speriamo di essere convocati quanto prima per affrontare concretamente e serenamente una questione che preoccupa molte persone».